Regia di Carlo Di Palma vedi scheda film
Questo film è, in sostanza, un recital di Monica Vitti che, a dispetto dell'ambientazione disadorna e povera di azione, riesce a far vivere il proprio personaggio con straordinaria intensità. La sua figura si muove - in un mare di caratteristi un po' sbiaditi – con quella grazia ruspante che è l'inimitabile marchio del suo stile: una seducente finezza intinta nella verace sensualità della donna del popolo, unita a una goffaggine travestita da scaltrezza. Il racconto non procede, ma naufragar ci è dolce in questo pantano fatto di ladri e di prigioni, di amori falliti e colpi mancati, fintanto che al centro della storia resta lei, con la sua mimica fatta di smorfie eleganti e impercettibili, sempre in bilico tra una tragica tristezza e un saggia autoironia.
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