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Wrong Turn 6

Regia di Valeri Milev vedi scheda film

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La recensione su Wrong Turn 6

di undying
5 stelle

Sequel prevedibile nel contenuto ma comunque in grado di mantenere le premesse, nonché lo standard, dei precedenti capitoli destinati all'home video. La storia si dovrebbe collocare tra il secondo ed il terzo Wrong turn.

 

locandina

Wrong Turn 6 (2014): locandina

 

Danny (Anthony Ilott), accompagnato dalla ragazza Toni (Aqueela Zoll) e altri cinque amici, raggiunge Hobb Springs Hotel, un isolato resort termale tra i monti Appalachi. Si tratta di una inattesa eredità, in grado di porre freno alla disastrosa situazione finanziaria, avuta in dono dai reali genitori di cui apprende solo ora l'esistenza. Ad accogliere il gruppo di ragazzi una coppia di custodi, Jackson e Sally (Sadie Katz), di fatto fratello e sorella incestuosi e collegati, come poi Danny, al clan dei montanari cannibali e assassini.

 

scena

Wrong Turn 6 (2014): scena

 

Puntuale e immancabile capitolo destinato all'home video, prodotto dalla 20th Century Fox, sulla saga più sanguinosa degli ultimi anni. In teoria gli eventi dovrebbero collocarsi tra il secondo (Senza via d'uscita) e il terzo capitolo (Il bosco ha fame) anche se oggetti tecnologici di ultima generazione ne rendono difficile considerare plausibile l'assunto. Rispetto al primo film (unico distribuito nelle sale) inoltre, dove i mutanti erano definiti tali per via di alterazioni genetiche dovute a scorie nucleari che hanno inquinato le acque, qui si prosegue sostenendo che la causa delle deformazioni sono da attribuire ai rapporti incestuosi. Fatto salvo che in un prodotto di questo genere non ha senso cercare la logica, e in considerazione della notevole attenzione agli effetti speciali (con predominanza di protesi, lattice e artigianale make-up), Last resort acquista valore solo per l'effetto disgusto che riesce -decisamente- a provocare in almeno due o più occasioni. Dall'incipit con i due ciclisti massacrati dolorosamente (dopo avere fatto sesso outdoors in una fonte d'acqua termale), all'inserimento di una manichetta antincendio naspi da 1"1/2 nel retto di un malcapitato che, fatti in fretta due calcoli (a 10 litri al secondo circa con 3 bar di pressione), realisticamente raggiunge l'effetto "esplosivo" nell'arco di pochi istanti. Da questo (non edificante a dire il vero) punto di vista acquista un suo significato (senza tralasciare però i corpicini perfetti del reparto femminile) anche questo sesto capitolo -senz'altro ben girato dal bulgaro cineasta Valeri Milev- di una serie splatter derivata evidentemente da una costola di Non aprite quella porta. La differenza è che qui il gruppo di cannibali -legati ai valori "familiari"- ultraviolenti e deformi opera tra sterpaglie, alberi e boschi invece del più soleggiato clima di pianura delle calde e luminose distese texane. Ma la matrice sempre quella è, e deve tanto all'indimenticabile Tobe Hooper.

 

scena

Wrong Turn 6 (2014): scena

 

Bono... tanto bono, da appetit!

Sally ha salvato dal massacro un ragazzo e se ne prende amorevolmente cura, cercando di attenuare gli effetti della grave ferita alla testa. Lo accarezza e, montandogli sopra, si strofina sui genitali mentre il giovane è in stato di paralisi, quindi tutt'altro che in erezione: "In un modo o nell'altro entrerai in me!", esclama. Cioè a dire cotto o crudo, perché poi afferra un cuscino e soffoca lo sventurato, destinato a rifornire la "cucina" del prestigioso hotel.

 

scena

Wrong Turn 6 (2014): scena

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