Regia di Peter Luisi vedi scheda film
FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO - PIAZZA GRANDE
Non bastava il valido L'Abri passato in Concorso, a delineare con drammaticità e la precisione di una docu-fiction corretta e valorosa, la situazione degli emigrati, di coloro che non sanno dove passare la notte o, come in questo caso, attendono invano un pass che regolarizzi la propria posizione transitoria ed non delineata, attesa che come tale crea frustrazioni e disagi infiniti ad aggiungersi alla già precaria condizione di stranieri, oggettivamente mal visti o al più tollerati.
La storia di SCHWEIZER HELDEN ci presenta una sessantenne agiata ma frustrata di nome Sabine, che, abbandonata dal marito e dalle due figlie, e dunque sola poco prima delle feste di Natale, decide di intraprendere e portare a termne un progetto ambizioso ed impegnatico: la rappresentazione teatrale, da lei diretta ed interpretata dagli extracomunitari del centro di accoglienza presso cui ella offre il proprio aiuto, dell'eroe baluardo della Svizzera, ovvero Guglielmo Tell. Ad interpretarlo viene designato il più istrionico e brillante di coloro che vivono nel suddetto centro, un gogante nero e buono, ironico e divertente che, per uno scherzo del destino, porta come nome proprio quello particolare e "castigatorio" di Punishment.
Questa messa in scena e tutte le fasi concitate della preparazione, diventano un pretesto per progettare a tavolino e realizzare una commedia sdolcinata, un quadro zuccheroso con riprese suggestive da cartolina di una Svizzera innevata e da sogno proibito, al servizio di un polpettone che in effetti riesce a catturare entusiasmi in piazza, e che il regista svizzero (e ruffiano) Peter Luisi conduce con occhio rivolto unilateralmente al consenso del pubblico.
Puntuale e scontata la risposta positiva del pubblico in Piazza Grande, che infatti ci casca in pieno ed abbocca, accogliendolo col consueto calore spropositato, qui oltre ogni misura, tanto da fargli vincere il Premio del pubblico (nientemeno...poveri noi!!!).
Sarà il mio ultimo film della rassegna Piazza Grande: ci sono ancora troppi film importanti o almeno interessanti da visionare, e non c'e' proprio tempo da perdere con filmini di stampo televisivo, edulcorati e benpensanti, pieni di falsa compassione e sdolcinate intenzioni.
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