Regia di Fernand Melgar vedi scheda film
Quanto è fredda Ginevra per chi non ha un tetto. Malgar torna a frugare nelle contraddizioni e nei sensi di colpa della ricca Svizzera. Questa volta è di scena un ricovero (bunker) per senzatetto, per lo più popolato da immigrati in cerca di lavoro. Sotto i nostri occhi si materializza il conflitto tra la voglia di aiutare i più deboli e la paura che troppa generosità aumenti le richiesta di aiuto in un escalation senza fine. Malgar non si schiera ma questa volta sono i guardiani-benefattori ad essere maggiormente sotto i riflettori, forse per questo il film non possiede la forza polemica del precedente “Vol special”. Resta impressionante il mimetismo di un regista capace di muoversi fra gli eventi con la leggerezza di una piuma.
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