Regia di Matías Piñeiro vedi scheda film
LA PRINCESA DE FRANCIA, è un altro film(ino) non si sa come e perché finito in concorso, che con i suoi scarsi 70 minuti di durata ci pare una passeggiata (dopo il fiume lungo e placido del magnifico film filippino, uno tra i suoi tanti antagonosti)...ma anche un'altra delusione. Un altro film a nostro avviso poco adatto al concorso principale, figlio di un progetto composito ad opera di un giovane regista argentino volenteroso ed appassionato shakespeariano, tanto da dedicarsi quasi esclusivamente, almeno fino ad ora, ad un programma cinematografico giunto con questo ad una trilogia dedicata o incentrata sul celebre drammaturgo, a cui ne seguiranno ben altri due.
Qui si racconta la storia di una ragazzo studente che torna a Buenos Aires dopo essere stato afflitto da gravi problemi di famiglia, deciso a riprendere un progetto di adattamento radiofonico dell'opera Pene d'amor perdute. Ad attenderlo un gruppo di donne toste e caratteriali, quasi tutte note, che daranno del filo da torcere o comunque di che pensare al mite e paziente protagonista.
Difficile pensare di indovinare a chi possa essere rivolto (in termini di pubblico) un simile progetto radiofonico che ci sembra devastantemente pesante anche solo a concepirlo.
Fatto sta che il filmetto costruito attorno a ciò e' tutto una ripetizione di illustri versi, per carità, ma sin troppo insistita tra prove, scaramucce di gelosia e boutade da prima donna da parte delle ben 5 petulanti muse del povero protagonista, per questo motivo validamente avviato sulla strada della santita' o della serialita' omicida, senza possibilita' di mezze misure.
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