FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO 2014 - CONCORSO INTERNAZIONALE
Le aspettative in capo a questo film greco che vede come protagonista la bella e bionda, energica e grintosa Angeliki Papoulia di Kynodontas ed Alpes del fenomeno Yorgos Lantimos, sono molto alte. Forse troppo, se pensiamo all'autore sopra citato e allora, inevitabile e crudele la, la delusione che ci coglie a fine pellicola qui e' ancora piu' cocente di quanto forse la pellicola meriterebbe in generale, potendola giudicare a mente libera e senza preconcetti fuorvianti.
Un incendio boschivo, ma pure uno che scoppia furente nell'intimità di una famiglia di commercianti afflitti, come quasi tutti i greci (e non solo) di oggi, da una crisi che piega, senza distinzione alcuna, esistenze e destini a compromessi che rimettono in discussione anche traguardi affettivi ritenuti assodati e saldi. Ma la crisi economica non e' la sola emergenza, visto che questa crisi appicca anche combustioni di vecchi rancori e vendette sopite malamente da una ragionevolezza ora non più a portata di ragione e lucidità.
In A BLAST, la giovane e bella madre Maria sfreccia a velocita' folle sulla jeep di famiglia, dopo aver appiccato quel fuoco di cui sopra, avendo con se' una valigia piena di soldi, ed essendosi lasciata addietro una vita familiare potenzialmente perfetta, con un marito bellissimo ed affettuoso, amante focoso ricambiato appena può far rientro a casa, dato che naviga e per tale motivo rientra dalla moglie solo dopo mesi di assenza; la fuga della bionda ed energica donna, la costringe a lasciare i figli ad una sorella un pò sopra le righe (se non folle), che vive con un individuo dalle sporche ed irrefrenabili tendenze pedofile, e che questi riversa laidamente sui figli adolescenti o bambini della bionda in fuga. Costei, come se non bastasse, ha tagliato i ponti con una madre inferma, commerciante imbrogliona, in debito col fisco, e con un padre che non ha il carattere o l'orgoglio per tenere le redini di una famiglia sull'orlo del burrone.
Tutto quello che c'e' stato prima e' rivissuto dal regista Syllas Tzoumerkas con confusi e (probabilmente volututamente) disturbanti flash-bach che documentano uno stress ed un' isteria che non fanno che riscaldare la miccia e prepararla allo scoppio fragoroso. Ma il film, proprio per questo, infastidisce ed appare inutilmente o superficialmente provocatorio, fastidioso e petulante, colmo di scene ripetute di sesso patinato che riescono persino ad annoiare, nonostante l'avvenenza non comune di una coppia di attori davvero bellissima e ad alto tasso erotico.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta