Regia di Bonifacio Angius vedi scheda film
FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO 2014 - CONCORSO INTERNAZIONALE
PERFIDIA, film italiano, anzi sardo, in concorso; un noir, opera seconda del sassarese Bonifacio Angius, è un gran bel film, asciutto e spigoloso, imbronciato e cupissimo, sul vuoto esistenziale di molta gioventu' già vecchia e rassegnata da una crisi che uccide economica l'intraprendenza, e sull'incapacità di rassegnarsi a questa ignavia da parte di genitori "faccendoni" e propensi al compromesso, alla raccomandazione, all'accomodamento.
La morte di una madre spinge un padre anziano ma fiero e combattivo, ed un figlio trentacinquenne timido ed impacciato, nullafacente e apparentemente privo di interessi che vadano oltre il bar del quartiere degradato e di provincia in cui si trova confinato, a ritrovarsi per tentare di instaurare un dialogo.
Perfidia segna l'incontro scontro di due caratteri e mentalità che si sono ignorate per trentacinque anni, e che sono costrette loro malgrado a venirsi incontro cercando un impossibile compromesso.
Il mondo imbroglione, ma operativo, schietto e pronto ad ogni più bieco compromesso od inciucio di chi ormai è anziano che si scontra con lo smarrimento ed il vuoto esistenziale della gioventù di oggi, eterna immatura ed inesperta che vive sulle spalle di ciò che resta delle rendite di famiglia.
La cattiveria e la bontà che si scambiano la staffetta ed una scandalosa, drammatica verità inconfessabile: perchè Dio aiuta i cattivi a divenire buoni, trascurando i buoni che, sentitisi abbandonati, diventano cattivi?
Due validi interpreti, Stefano Defennu e Mario Olivieri, rispettivamente nel ruolo del figlio e del padre, riescono a coadiuvare una regia concreta e funzionale che si limita all'indispensabile costruendo un noir della mente e della coscienza che disturba per l'attinenza con la devastante vuota realtà odierna, ma affascina per la tensione emotiva che riesce a far provare nello spettatore.
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