Regia di Bonifacio Angius vedi scheda film
Angelo ha 35 anni, è rimasto solo a vivere con l’anziano padre dopo la morte della madre. La provincia di Sassari sembra non offrire molto al giovane che passa le sue giornate senza darle un senso, ciondolando tra uno squallido bar dove incontra amici mai troppo intimi e le possibilità di lavoro che il padre cerca di offrirgli. L’incontro con una giovane ragazza accende in lui impeti che sembrava non avere.
Bonifacio Angius nel suo primo lungometraggio disegna un ritratto tagliente e asciutto di un quotidiano disagio sociale. Il protagonista è soffocato da un padre incapace di stabilire contatti emotivi, e passa le sue giornate in un insignificante bar di quartiere insieme a un gruppo di amici che non sono mai veramente tali. Angelo, però, a dispetto di quanto possa sembrare non è depresso, ha una vita interiore molto viva, che riserva per se, convinto di quanto non sia comprensibile alla società intorno. E quando incontra una donna che lo fa innamorare esplode la sua emotività insieme ai suoi sogni e alla sua rabbia. Ma il mondo intorno ancora una volta, non è pronto a comprenderlo respingendo il suo tentativo di emergere.
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