Angelo cammina immerso nel grigio inverno di un'anonima città di provincia. Senza amore ne lavoro, spende le sue vuote giornate in uno squallido bar di periferia, sognando a occhi aperti la più banale normalità. Peppino, suo padre, non si è mai interessato a lui e, ormai anziano, è consapevole di non avere più tanto tempo da vivere. Dopo la morte della moglie, l'uomo si accorge di Angelo e si rende conto di non sapere neppure chi sia.
Note
Lo sguardo del sassarese Angius è tagliente ed empatico allo stesso tempo. Con un occhio alla messa in scena asettica della nuova onda greca, il regista si aggancia al suo territorio (la Sardegna, ma anche l’Italia tutta) dissezionando una famiglia pervasa di quotidiana, normale follia. E mantenendo il suo registro in un equilibrio straniante fra realismo e grottesco, abbozza il ritratto nero e vitale di un paese.
In quanti modi si può declinare cinematograficamente la sofferenza esistenziale? Uno di questi ci viene proposto dal regista sardo Bonifacio Angius con il suo film Perfidia.
Dramma dell'inadeguatezza e della solitudine che ci parla di un tempo e di un luogo in cui la mancanza di prospettive sociali ed economiche è diventata ormai endemica, e dove l'incomunicabilità generazionale diventa il paradigma di una pandemia demografica che disgrega le famiglie e riduce i superstiti a muti derelitti di un destino senza speranza.
Ci sono film che quasi annientano la voglia di recensirli. A volte è perché dicono già tutto. Altre volte, invece, le parole ci sfuggono nel momento stesso in cui sono concepite, come risucchiate da un vortice, catturate nel vuoto spinto che soffoca ogni suono. Davanti a film come questo possiamo provare a parlare. Ma la nostra voce viene sovrastata dal silenzio. Il… leggi tutto
Rismasto da solo con l'anziano padre dopo la morte della madre, il 35 enne Angelino vive in uno stato di totale indolenza ed apatia, incapace di trovare un lavoro o di dedicarsi ad altre attività che non siano frequentare il bar di sfaccendati in cui passa le giornate ed il letto di casa in cui trascorre gran parte del tempo assorto nelle romantiche fantasticherie di chi non ha mai avuto… leggi tutto
(Non) vita di Angelino Manunta, trentacinquenne della periferia universale di Sassari. Un inetto, un’ameba che trascina una grigia esistenza senza emozioni, senza sentimenti. Una sorta di autistico sociale dall’espressione idiota più che triste. Dopo aver perso la madre, Angelino vive col padre: uomo intraprendente e interessato al futuro del figlio con mezzi desueti,… leggi tutto
Angelo ha 35 anni, è rimasto solo a vivere con l’anziano padre dopo la morte della madre. La provincia di Sassari sembra non offrire molto al giovane che passa le sue giornate senza darle un senso, ciondolando tra uno squallido bar dove incontra amici mai troppo intimi e le possibilità di lavoro che il padre cerca di offrirgli. L’incontro con una giovane ragazza accende…
Angelino Manunta (Stefano Deffenu) è un ragazzo di 35 anni senza lavoro e senza apparente amore per la vita. Si aggira durante l'inverno tra le disadorne strade della provincia di Sassari, sembra non avere nessuno scopo se non quello di riempire le giornate tutte uguali stando nel solito bar in compagnia dei soliti avventori. La morte improvvisa della madre lo avvicina al padre Peppino…
In quanti modi si può declinare cinematograficamente la sofferenza esistenziale? Uno di questi ci viene proposto dal regista sardo Bonifacio Angius con il suo film Perfidia. Film che nella sua essenzialità e durezza rimane comunque interessante, sia perché proposto nell’ambito di una cinematografia italiana indipendente, sia perché confezionato da un giovane…
Sassari e l'entroterra, come una terra desolata, un luogo di nichilismo beckettiano, attraversato dalle figure, principali, di un padre e di un figlio. Vite soggiogate dalla cantilena della religione, che prima, scopriamo, si portò via la madre/moglie in una progressiva pazzia di beatitudini celesti e, poi, serve ai due sopravvissuti, chi per ripulirgli la testa, il padre, e chi per un…
Angelo è un ragazzo sardo di 35 anni, disoccupato, che passa le giornate al bar, insieme a un paio di amici sfaccendati quanto lui. Apatico e apparentemente indifferente a tutto ciò che lo circonda, vive con il padre ormai anziano, il quale cerca con scarsissimi risultati di spronarlo a trovarsi un'attività o, perlomeno, a interessarsi a qualcosa. La situazione del ragazzo…
Rismasto da solo con l'anziano padre dopo la morte della madre, il 35 enne Angelino vive in uno stato di totale indolenza ed apatia, incapace di trovare un lavoro o di dedicarsi ad altre attività che non siano frequentare il bar di sfaccendati in cui passa le giornate ed il letto di casa in cui trascorre gran parte del tempo assorto nelle romantiche fantasticherie di chi non ha mai avuto…
presenti piccoli spoiler Arriva dalla Sardegna un'opera seconda che, almeno a noi spettatori, somiglia tanto ad una prima data l'invisibilità che, finora, ha avuto questo regista. Arriva dalla Sardegna un film che riesce nell'impresa di esser sardo in tutti gli aspetti, regista, attori, ambientazione, dialetto ma, al contempo, raccontare una storia così universale che alla fine di…
Perfidia è come un buco nero che inghiottisce tutto, persino la speranza.
Ci va giù in maniera pesante Angius descrivendo, in un paesaggio sardo plumbeo ed irriconoscibile, ma che potrebbe essere qualsiasi contesto italico. Un vuoto assoluto.
La non vita di Angelo è un quotidiano fatto di bar, bighellonare e video poker con amici altrettanto sfaccendati e vitelloni come…
(Non) vita di Angelino Manunta, trentacinquenne della periferia universale di Sassari. Un inetto, un’ameba che trascina una grigia esistenza senza emozioni, senza sentimenti. Una sorta di autistico sociale dall’espressione idiota più che triste. Dopo aver perso la madre, Angelino vive col padre: uomo intraprendente e interessato al futuro del figlio con mezzi desueti,…
Ancora una volta un titolo tenta la scalata alle classifiche, puntando sulla quantità: è I pinguini di Madagascar, che sbarca in oltre 600 sale. L'impresa gli riuscirà più facile grazie…
Non fa niente tutto il giorno, Angelo: parafrasando i CCCP, nella sua Sardegna provinciale e paranoica lui non studia, non lavora, non guarda la tv, non va al cinema e non fa sport. Al massimo, infila monetine nella slot machine del bar di periferia dove condivide la noia con una manciata di coetanei. Rasenta la non esistenza: impresa impossibile per il padre Peppino accorgersi di lui,…
FilmTv #42 è in edicola e in pdf nel nostro Negozio digitale.L'unico settimanale di cinema, televisione e musica. Tutti i palinsesti delle Tv in… segue
Pensiamo che una delle cose più importanti e difficoltose per un'opera cinematografica sia quella di riuscire a cogliere le caratteristiche più significative del proprio tempo, il famoso Zeitgest, per dirla in termini consoni a un festival come quello di Locarno, naturalmente predisposto a utilizzare idiomi appartenenti alla lingua tedesca. Una peculiarità che…
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In quanti modi si può declinare cinematograficamente la sofferenza esistenziale? Uno di questi ci viene proposto dal regista sardo Bonifacio Angius con il suo film Perfidia.
leggi la recensione completa di vjarkivDramma dell'inadeguatezza e della solitudine che ci parla di un tempo e di un luogo in cui la mancanza di prospettive sociali ed economiche è diventata ormai endemica, e dove l'incomunicabilità generazionale diventa il paradigma di una pandemia demografica che disgrega le famiglie e riduce i superstiti a muti derelitti di un destino senza speranza.
leggi la recensione completa di maurizio73