Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
L'esordio nel cinema di Mario Mattoli, trentaseienne e una carriera già avviata nell'avanspettacolo a teatro, avviene con questo Tempo massimo, commediola elegante a sfondo sentimentale. Le capacità del regista sono già evidenziate: la finalità unica del prodotto è intrattenere il pubblico, senza fare assolutamente pensare ad altro (siamo in piena era fascista), e così è. Ritmo incalzante, battutine, personaggi leggeri e simpatici; il classico prodotto in cui Vittorio De Sica - come in effetti qui accade - poteva fare il bello e il cattivo tempo. Al suo fianco c'è Milly (Mignone), cognata del regista qui al suo primo ruolo importante su pellicola; in ruoli minori ci sono anche Toto Mignone (fratello) e una giovane Anna Magnani. A garantire l'apporto comico della storia, infine, viene chiamato Enrico Viarisio, altro grande protagonista della stagione dell'avanspettacolo. Tempo massimo è un lavoruccio che riflette lo spirito dei suoi tempi: nessun impegno, facile a seguirsi, con il lieto fine incorporato - e non manca neppure la strizzatina d'occhio al Duce ("O Roma o morte", dice scherzosamente De Sica a un certo punto, ricalcando uno slogan garibaldino caro al fascismo). Soggetto e sceneggiatura del regista; produce la Za-bum fondata anche da Mattoli stesso, conferma della maniera 'casalinga' in cui procedeva il cinema italiano di quegli anni. 4,5/10.
Professorino galante si innamora di paracadutista graziosa, già preda di tenace spasimante. Per conquistare il cuore della ragazza, l'uomo farà di tutto, compreso partecipare a una gara di sci e a una ciclistica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta