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The Room

Regia di Tommy Wiseau vedi scheda film

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La recensione su The Room

di maso
2 stelle

Il più bel brutto film della storia del cinema è senza dubbio "The Room"!

Un film così brutto e pieno di errori formali che è ormai diventato uno scult talmente famigerato che tutti coloro che ne vengono a conoscenza lo vogliono vedere.

Il travagliato parto di questo aborto abominevole lo si deve a Tommy Wiseau che compare come uno zombie capellone con gli occhi sballati nella incomprensibile locandina che come tutto il resto è di cattivo gusto, ha solo un pregio a mio avviso: quello di mostrare dei luoghi di San Francisco davvero caratteristici che la fanno apparire più bella che mai.

Il resto è un prontuario di nefandezze che si devono prendere in considerazione come cartina di tornasole per capire cio' che in un film non va fatto.

La trama ad esempio è un triangolo classico fra Johnny e Lisa promessi sposi e Mark che è il suo migliore amico e viene stuzzicato dalla ragazza fino al tradimento ma si inchioda subito dopo tre scene di sesso nella prima mezz'ora fatte a cazzo, ma così a cazzo che emerge l'aspetto migliore del lavoro e cioè il far ridere senza volerlo, fra le altre cose le due fra Tommy e Lisa sono identiche perchè l'attrice si era stufata di farle e in pratica dalla seconda in poi non c'è nessuno sviluppo della trama fino alla festa a sorpresa per Johnny che ricopre l'ultima porzione del film ma in compenso due sottotrame compaiono senza più tornare e riguardano il cancro al seno della madre di Lisa e i debiti per droga di Denny che è il personaggio più giovane del lotto ma è interpretato dall'attore più vecchio del cast.....e già ce n'è abbastanza per aggrovigliarsi nella poltrona o poltroncina che dir si voglia.

Ora però passerò a parlare della recitazione allucinante un po' di tutti che condita da dialoghi da primo fascicolo di un corso di lingua inglese tocca le vette del comico paradossale perchè se Juliette Danielle è un disastro nel ruolo di Lisa non è che un apstrofo stonato in confronto al tuttofare Wiseau che nel ruolo di protagonista è mostruoso a partire dal culo in mostra che per sua stessa ammissione avrebbe fatto vendere il film più facilmente, a volte non sa dove mettere le mani tranne quando non gira fra i suoi amici un pallone da football americano lanciato a un metro di distanza e in alcune scene la recitazione è talmente meccanica da far morire dal ridere all'interno di una scena in cui non si dovrebbe come quella del negozio di fiori dove Johnny entra alla velocità della luce e in 5 secondi succede di tutto: saluta la commessa e le chiede una dozzina di rose, la tipa non lo riconosce ma da quello che si dicono sembra di si e in men che non si dica gli da il mazzo di fiori mentre lui le allunga i soldi e le dice di tenere il resto concludendo con un "Hi doggy" al cane sul bancone che sembra imbalsamato, tutta da ridere, come l'uscita in terrazzo da 30 e più ciak in cui finalmente dopo mezz'ora inontra Mark, interpretato dall'amico Greg Sestero che scriverà un libro intitolato " The disaster artist " in cui svela i retroscena di questa lavorazione piena di errori durante la quale Wiseau si elevò al ruolo di Orson Wells deus machina che prese sul serio la cosa tanto da non capire l'obrobrio che stava realizzando alla modica cifra di sei milioni di dollari molti dei quali spesi per comprare le telecamere e sarebbe bastato noleggiarle.

Il film va visto ora più che mai che sta per uscire il film The disaster artist tratto dal libro con i fratelli Franco nei ruoli di Wiseau e Sestero, ho visto il trailer e credo sia un film molto divertente che vedrò sicuramente.

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