Non più giovanissima, leggermente inacidita dallo zitellaggio, l'americana Jane Hudson arriva a Venezia per passarvi un periodo di ferie. Affascinata dalla bellezza della città, Jane finisce anche col cedere alla corte spietata di Renato, un antiquario galante. Jane, però, ha la delusione di venire a scoprire per caso che l'uomo è sposato.
Note
Protagonista del film è Venezia, fotografata e "sentita" da Lean senza banalità. Grande Hepburn, amara e autunnale.
Visto la prima volta da adolescente è il film che mi fece innamorare di Venezia quando non l'avevo ancora visitata. Inevitabile che il cuore rimanga indissolubilmente legato a quei ricordi anche se è un'opera piena di luogi comuni davvero troppo stereotipata. Lean di suo ci mette una solida regia a supporto di questa cartolina ben fotografata.
Svenevole soap anni '50 (ci sono i treni A VAPORE !), con una Hepburn zitella verginella, ancora più acida e insopportabile del solito. Unica nota: l'amarezza per una Venezia viva e pulsante, che non esiste più. Voto 5.
Venezia come protagonista assoluta di questa triste, malinconica e sensuale storia d'amore impossibile. Grande la Hepburn, non più giovane, ma ancora capace di suscitare passioni mai sopite.
David Lean è stato un regista di grande talento sia nei kolossal da lui tanto amati negli anni della maturità (fra cui il migliore resta "Lawrence d'Arabia"), sia negli adattamenti letterari da Dickens, sia nel dramma intimista alla "Breve incontro". Questo "Tempo d'estate" a Venezia si inserisce proprio sulla scia di "Breve incontro", ma ne sembra una copia scolorita: una… leggi tutto
Un film fresco, gradevole, con una grande Hepburn nella parte di una giovane americana che, a Venezia per una vacanza, troverà l'amore ma conoscerà anche di più di se stessa, delle proprie paure e resistenze che fino ad allora ne avevano frenato ogni passione. La Venezia di metà anni cinquanta che viene mostrata ha il fascino di un fiore che sta per sbocciare, una… leggi tutto
Per chi ama Venezia, apprezzerà la splendida fotografia che ne viene resa, fin nei luoghi meno noti. Peccato che la storia sia così banale e forzata da renderne ardua la visione. Gli stereotipi abbondano, ma questo, si sa, è il prezzo che l'Italia ha sempre pagato per la sua promozione all'estero. Espressioni forzate, in una sorta di continua estasi del bello che alla fine… leggi tutto
Tra i film dell'immenso Lean è forse quello che più invecchia e al contempo resiste al (suo) tempo. La regia è perfetta, discreta e galante, impercettibile eppure esaltante. I dettagli del regista consolano, raccordano. La Hepburn è magnifica creatura, insuperabile nel caratterizzare un personaggio romantico per niente simpatico e quasi respingente, irritante.…
Un film fresco, gradevole, con una grande Hepburn nella parte di una giovane americana che, a Venezia per una vacanza, troverà l'amore ma conoscerà anche di più di se stessa, delle proprie paure e resistenze che fino ad allora ne avevano frenato ogni passione. La Venezia di metà anni cinquanta che viene mostrata ha il fascino di un fiore che sta per sbocciare, una…
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
Breve Incontro (1945), non l'ho visto, quindi non posso fare raffronti, ma quello che posso dire è che sulla scia di Vacanze Romane di Wyler (1953), sono nati una marea di film con ambientazione in Italia e la tradizione di tanto in tanto prosegue tutt'oggi. Nonostante il film di Wyler, non vada oltre il buono come giudizio, nessuna pellicola di tale filone, stranamente è riuscita…
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Commenti (4) vedi tutti
Visto la prima volta da adolescente è il film che mi fece innamorare di Venezia quando non l'avevo ancora visitata. Inevitabile che il cuore rimanga indissolubilmente legato a quei ricordi anche se è un'opera piena di luogi comuni davvero troppo stereotipata. Lean di suo ci mette una solida regia a supporto di questa cartolina ben fotografata.
commento di (spopola) 1726792Svenevole soap anni '50 (ci sono i treni A VAPORE !), con una Hepburn zitella verginella, ancora più acida e insopportabile del solito. Unica nota: l'amarezza per una Venezia viva e pulsante, che non esiste più. Voto 5.
commento di ezzo24voto 6,5 [30.08.2008]
commento di PPVenezia come protagonista assoluta di questa triste, malinconica e sensuale storia d'amore impossibile. Grande la Hepburn, non più giovane, ma ancora capace di suscitare passioni mai sopite.
commento di scream