Regia di George Ovashvili vedi scheda film
Non c’è molto altro da dire su questo ottimo film oltre a quanto già egregiamente evidenziato da OGM e Smithee anche se la mia interpretazione è più vicina al secondo. E’ la natura, che da e che prende, aggiungerei che illude e punisce. Sul fertile isolotto della vita costruiamo faticosamente la nostra casa, seminiamo e raccogliamo i frutti, ci prodighiamo (forse) per un prossimo bisognoso e quella stessa natura che ci ha illuso ci può beffare a sua discrezione riprendendosi tutto in attuazione di un disegno imperscrutabile. La natura è ruffiana e adulatrice, è madre e matrigna. Scusate ma sono leopardiano convinto da sempre e chi vede nella natura l’espressione di qualsivoglia entità positiva è servito. Concludo con una menzione alla bravura degli interpreti, la cui espressività colma egregiamente il vuoto dei dialoghi e con una all’eccellente fotografia.
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