Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Paradigma cinematografico per antonomasia.L'uomo che viene sostituito dalla macchina,l'uomo schiacciato dalla macchina,l'uomo che diventa esso stesso una macchina.Il tutto per sottostare alla sovrana legge del profitto a ogni costo.Chaplin irride il sogno americano con la maestria che lo ha sempre contraddistinto.Da un punto di vista della storia del cinema,"Tempi moderni" rappresenta certamente il tentativo piu' compiuto di denuncia degli effetti deleteri che le dinamiche industriali e,piu' nello specifico,la vita in fabbrica possono avere sugli uomini.Innanzitutto l'alienazione dell'uomo da se,l'origine di tutti i disagi che l'uomo puo'incontrare se rimane imbrigliato nella ruotine di una catena di montaggio.Per la trasformazione da uomo ad oggetto assoggettato acriticamente a fini precisi,il passaggio è davvero molto breve.Chaplin tratta temi di carattere polico e sociale molto forti ma lo fa senza la pesantezza tipica del cinema "militante".Anzi con leggiadra ironia.E' un capolavoro senza tempo perchè il suo essere una satira sociale a difesa della dignita' dell'uomo contro ogni forma di prevaricazione sociale,lo rende assolutamente e perennemente attuale.Un paradigma cinematografico appunto.
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