Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film
Glenn Ficarra e John Requa hanno impiegato poco tempo per adagiarsi sugli stilemi della routine hollywoodiana. Dopo aver osato con I love you Phillip Morris e aver ripiegato con il moderatamente divertente Crazy, stupid, love, con Focus sembrano già ritrovarsi nei pressi di un punto di non ritorno, un binario morto.
Soprattutto, fanno i conti con i mutevoli - e sempre più attuali - congegni della truffa, mostrando una debolezza strutturale lapalissiana, tentando di uscirne vivi attraverso una patina sentimentale francamente stucchevole.
Jess Barrett (Margot Robbie) prova a raggirare Nicky Spurgeon (Will Smith), senza sapere di trovarsi di fronte a un truffatore professionista. Come risultato della sua azione avventata, ottiene comunque la possibilità di collaborare con lui e apprenderne l’arte, cominciando anche una relazione.
Nel settore, però tutto ha una scadenza. Ciò non preclude che le loro strade possano ritrovarsi a un incrocio, ovviamente su un nuovo campo da gioco e con un’alta posta in palio.
Dollari, truffe e divi, per lui (Margot Robbie) e per lei (Will Smith). I calcoli di Focus si fermano praticamente a questa intelaiatura di facciata dato che Glenn Ficarra e John Requa, anche responsabili della sceneggiatura, non sembrano aver studiato le regole base del genere (già guardare con attenzione La stangata, avrebbe dovuto indurli a ragionamenti differenti).
Infatti, la rapidità dei tempi d’azione non basta per mitigare un’essenza lasciva, con raggiri privi di mordente e con tanti trucchi che, all’ideazione di meccanismi filanti dall’inizio alla fine, preferiscono orientarsi sul calcolo probabilistico.
Inoltre, gli stessi espedienti tendono a ripetersi, a fare uso di ragionamenti tutto fuorché illuminanti (va bene affidarsi ai polli, ma senza esagerare), senza avere nemmeno a disposizione il classico colpo grosso, elemento praticamente immancabile in un film del genere.
Ad appesantire la situazione, ci pensa pure l’espansione sentimentale che, tra uscite di scena e rilanci, pur lavorando sul dubbio della verità, non va oltre schemi scarsamente lungimiranti.
Con un materiale decisamente modesto, i divi scelti per l’occasione hanno le ali tarpate: Margot Robbie è ovviamente sempre desiderabile ma la sua presenza è più che altro racchiusa in una sequela di sfilate, mentre Will Smith prova la carta della spavalderia, ma le acque fin troppo mitigate non gli rendono giustizia.
Per tutti questi motivi, Focus rimane un film ammiccante e vanitoso, un castello di sabbia costruito in riva al mare e divorato dall’alta marea ogni qualvolta intraprende una nuova azione. Un’involuzione preoccupante per i rabboniti Glenn Ficarra e John Requa, che si completa con un finale incapace di andare oltre a un approdo del tutto relativo, una volta di più privo di una costruzione attendibile alle spalle.
Mansueto e inutilmente laccato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta