Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film
Colpi di scena irrealistici, ammiccamenti ad Ocean's Eleven e trovate trite.
Avrebbe dovuto rilanciare Will Smith in seguito allo smacco cosmico di After Earth. Ma un copione incommestibile affossa qualsiasi possibilità di salvataggio per il terzo lavoro di John Requa e Glenn Ficarra, registi (ma non autori) del piacevole Crazy, Stupid, Love. Il divo ce la mette anche tutta; purtroppo Margot Robbie non è un'adeguata partner per lui, ed è intuibile sin dai primi momenti. La sceneggiatura (degli stessi Ficarra e Requa) è incapace di operare una sintesi tra i generi (serio e faceto sembrano quasi fare a pugni), banalizza l'elemento potenzialmente più interessante (cioè il confondersi continuo di realtà e finzione), inserisce in chiusura un inconsulto squarcio splatter e scinde la trama in due tronconi narrativi che girano a vuoto e suscitano solo sbadigli, tra colpi di scena irrealistici, ammiccamenti ad Ocean's Eleven e trovate trite. Inoltre, la comicità di Adrian Martinez, con le sue battutacce sporcaccione, stona pesantemente col clima di (presunta) sophisticated comedy. A somme tirate, la sequenza delle scommesse pazze sul football è l'unica in grado di coinvolgere: tanto per usare un termine attinente alla materia, un vero e proprio raggiro.
Colonna sonora composta da canzoni degli anni Sessanta e Settanta, tra cui spicca Sympathy for the Devil dei Rolling Stones.
Film DELUDENTE (4) — Bollino GIALLO
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