Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film
«Quando parli sento odore di vagina». Lo dice Adrian Martinez a Margot Robbie. Ed è la cosa migliore del film. Una battuta che avrebbe potuto scrivere Francesco Milizia e che sarebbe stata perfetta anche per John Belushi. Diretto da Glenn Ficarra e John Requa, i quali avevano fatto ben sperare con il singolare Colpo di fulmine Il mago della truffa, ritornano, dopo Crazy, Stupid, Love, al film di bidoni e raggiri, ma il tutto sa di riciclato, nonostante la confezione di lusso tenti di convincerci del contrario. Will Smith è il mago che deve mettere le mani sulla formula del carburante del milionario Rodrigo Santoro. Purtroppo per lui s’innamora di Margot Robbie e tutto si complica. Sceneggiatura ovviamente onnisciente, eppure sorprendentemente priva di trovate… sorprendenti. Al confronto, In Trance di Danny Boyle e Now You See Me - I maghi del crimine di Louis Leterrier ci fanno la figura dei capolavori cubisti. E a nulla serve sparare sul pubblico Simpathy for the Devil degli Stones e Gimme Danger degli Stooges. La soglia dell’attenzione resta a zero. Dominando il weekend di lancio Usa con meno di venti milioni di dollari, Focus ha ristabilito le quote di Smith, ammaccate dopo il flop del ben più audace After Earth. Forse però il merito è del fascino di Santoro (Serse in 300 - L’alba di un impero), degli occhioni di Margot Robbie e, soprattutto, del suo magnifico bikini a stringhe.
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