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Selma - La strada per la libertà

Regia di Ava DuVernay vedi scheda film

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La recensione su Selma - La strada per la libertà

di Brady
8 stelle

Come profano non posso dunque esprimermi nel merito storico... ho apprezzato il film perché ho imparato comunque molto. E ritengo sia assolutamente da vedere. Purtroppo quasi ogni giorno abbiamo un Bloody Sunday per i motivi più diversi. Talvota non serve vedere il rosso del sangue, certi delitti sono più raffinati.

Ignoravo quale fosse stata l'opera di ML KING quindi ho avuto modo di apprendere molto della situazione che gravava (grava?) ancora sui 'diversamente bianchi'.

Come profano non posso dunque esprimermi nel merito storico come ho letto qualcuno ha fatto. Non so se questo film o meglio documentario sia o meno fedele al pensiero ed agli atteggiamenti di King. Posso solo osservare che, come detto da altri, se realizzi un film che è praticamente un documentario con tanto di immagini di repertorio e taglio pseudodidattico, DEVI cercare di essere il più possibile aderente alla realtà. Ammesso qualcuno abbia in tasca la REALTA' per tutti i fatti storici...

Purtroppo la Storia non è una scienza esatta. Se è possibile dire che un dato evento si sia verificato in una certa data, non è detto che il titolo che diamo a quell'evento possa rispecchiare le idee di tutti, che le circostanze e le motivazioni e le conseguenze siano esattamente definibili ed eguali e condivise da tutti.

Purtroppo non è così. Non è un'equazione matematica. E abbiamo già visto come la storia possa essere facilmente cambiata ed alterata, addomesticata ai nostri fini.

 

Pertanto ho apprezzato il film perché ho imparato comunque molto, non credevo che dal diritto di voto potessero scaturire tante im-possibilità. Ormai sono abituato ad un diritto praticamente inutile dove chi è al potere, pur di non mollare lo scranno, pianta gli artigli fino al legno e crea alleanze improbabili destra/sinistra, mai viste prima (un tale Aldo Moro era morto anche per quello).

Per non parlare delle discriminazioni quotidiane.

Mi chiedo davvero come gli americani siano sempre stati desiderosi di portare libertà e democrazia nel mondo (come nella Seconda Guerra Mondiale contro i tedeschi ed 'anche' a beneficio degli Ebrei) quando in casa loro fino alla fine del secolo scorso i loro stessi cittadini continuavano ad essere trattati peggio degli schiavi. Liberi in modo fasullo di vivere fuori dalla schiavitù, ma privati anche dei mezzi di sussistenza, perché il lavoro non era per i neri, ma solo per i bianchi. Quando erano schiavi erano indispensabili, ora scarti di 'lavorazione'.

 

Certo poi non vuol dire siano tutte rose e fiori. Anche in seno a questi movimenti a questa parte di cittadinanza si annidano le stesse malattie cancerose: corruzione, violenza, sfruttamento, libertinismo, .... sono malattie che si diffondono in fretta e che purtroppo sono spesso la colonna portante di molte realtà e molte parti di società. Ed i candeggiati sono dei maestri anche in questo.

 

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