Regia di Ava DuVernay vedi scheda film
Nel 1965 gli afroamericani attraverso la protesta non violenta rivendicavano il diritto di voto, fino ad allora clamorosamente negato dal governo. Il reverendo Martin Luther King guidò una marcia pacifica dalla città di Selma a Montgomery, capitale dell'Alabama, uno degli stati più razzisti degli USA. Il film si sofferma sui fatti che precedettero la manifestazione, i retroscena politici e organizzativi, i problemi dei leader e dei vari movimenti, i contorni storici e ambientali. Metodico e didascalico, il racconto si snoda con chiarezza d'intenti e attenzione a non scivolare nel retorico, supportato dalla mimetica interpretazione dei protagonisti, tutti di livello. Manca però qualcosa a livello empatico, nonostante le nobili intenzioni e l'importanza didattica dell'operazione. Qualche lentezza di troppo, un paio di raccordi riusciti a metà e poco approfondimento psicologico dei personaggi, forse troppi. Suscita sempre sgomento l'incredibile e spregevole odio cui può arrivare l'uomo nei confronti dei propri simili. Belle canzoni a colonna sonora dei fatti. Pellicola morale e istruttiva. Materia sempre attuale, scottante. Un monito a tenere alta la guardia contro pregiudizi, ignoranza, ingiustificata ostilità tra i popoli. Una riflessione sulle parentele coi tempi che viviamo.
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