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Selma - La strada per la libertà

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Regia di Ava DuVernay

Con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Giovanni Ribisi, Tim Roth, Tessa Thompson, Cuba Gooding jr., Carmen Ejogo, Jeremy Strong, Lorraine Toussaint... Vedi cast completo

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Trama

La storia dei tre tumultuosi mesi del 1965 durante i quali il riverito e visionario Martin Luther King (David Oyelowo) condusse una pericolosa campagna per garantire il diritto al voto ai neri contro una violenta opposizione bianca. L'epica marcia da Selma a Montgomery culminò con la firma del presidente Johnson (Tom Wilkinson) del Voting Rights Act, una delle vittorie più significative per il movimento dei diritti civili.

Approfondimento

SELMA - LA STRADA PER LA LIBERTÀ: LE MARCE PER I DIRITTI CIVILI

Diretto da Ava DuVernay e sceneggiato da Paul Webb, Selma - La strada per la libertà racconta di come, nella primavera del 1965, una serie di drammatici eventi avrebbero cambiato il futuro degli Stati Uniti d'America e la moderna concezione dei diritti civili grazie a un gruppo di coraggiosi manifestanti. Guidati da Martin Luther King, costoro tentarono per tre volte di portare a termine un pacifico corteo che da Selma si concludeva a Montgomery in nome del fondamentale diritto al voto per i neri. I dolorosi scontri, la marcia trionfale finale e l'approvazione del Voting Rights Act che ne conseguirono, sono diventati una parte indelebile della storia con conseguenze sulla vita dell'intera umanità.

Nonostante il diritto al voto per i maschi neri fosse stato deciso nel 1870 con l'approvazione del 15° emendamento, tale diritto è stato nella pratica osteggiato per quasi cent'anni, fino all'esplodere di nuovi scontri tra bianchi e neri cominciati agli inizi degli anni Sessanta dopo il famoso episodio con cui Rosa Parks si rifiutò di cedere il suo posto sull'autobus nella cittadina di Montgomery, in Alabama. Le prime "rivolte" per il voto iniziarono a Selma, sempre in Alabama, nel 1963 per opera di un comitato non violento studentesco ma è solo nel gennaio 1965 che Martin Luther King si presentò nella cittadina per aggregarsi a quello che era ormai a tutti gli effetti un movimento in rapida espansione. Con l'arrivo del premio Nobel per la pace, la tensione crebbe a dismisura attirando l'attenzione dell'allora presidente Johnson.

Con la direzione della fotografia di Bradford Young, le scenografie di Elizabeth Keenan e i costumi di Ruth E. Carter, Selma - La strada per la libertà non si sofferma però solo sui tre mesi decisivi legati alla presenza di Martin Luther King nella cittadina ma si concentra anche su tutti quegli individui che hanno reso possibile il dipanarsi degli eventi, sottolineando come King è riuscito in un'impresa epocale con l'aiuto fondamentale delle persone che gli hanno spianato la strada. Ad aiutare la regista, anch'essa originaria dell'Alabama, sono stati soprattutto i rapporti stilati dall'Fbi, che ha racchiuso in oltre 17 mila pagine ogni mossa di King.

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Il Martin Luther King di Selma - La strada per la libertà è un uomo complesso e complicato, alle prese con la più grande e pericolosa delle battaglie politiche della sua vita e con le proprie vicissitudini personali. Stanco di vedere la propria famiglia soffrire da molto tempo, King cerca di porre fine alla violenza spaventosa e alla crescente repressione che le autorità mettono in atto per redimere le proteste in Alabama. Interpretato da David Oyelowo, King porta sulle spalle il peso dei dubbi sul da farsi e dei pedinamenti dell'Fbi ma, pur non essendo un supereroe, si dimostra capace di far qualcosa di eroico nonostante i sacrifici.

Intorno a King a Selma si muovono un gruppo di determinati leader di diritti civili: l'avvocato Fred Gray, colui che ha difeso Rosa Parks non appena laureato impersonato da Cuba Gooding jr.; l'attivista non violento James Bevel, che era accanto a King quando è stato assassinato a Memphis e che ha il volto del rapper Common; Andrew Young, il giovane ministro che avrebbe in futuro avuto una brillante carriera politica portato in scena da Andre Holland; il reverendo Hosea Williams, ministro e scienziato che sarebbe diventato la voce delle principali manifestazioni supportato da Wendell Peirce. Il gruppo, inoltre, comprende anche una lunga serie di figure come il pacifista Bayard Rustin (interpretato da Ruben Santiago-Hudson), il più aggressivo James Forman (supportato da Trai Byers), il reverendo James Orange (impersonato da Omar J. Dorsey), il reverendo Frederick Resee (portato in scena da E. Roger Mitchell), il futuro membro del Congresso John Lewis (con il volto di Stephan James) e l'attivista (nonché amico intimo di King e reverendo) Ralph Abernathy (interpretato da Colman Domingo).

A guidare gli States in quel periodo è Lyndon Banes Johnson, 36° presidente salito al potere dopo l'omicidio di Kennedy prima di essere eletto trionfalmente nel 1964. Spetterà a lui il compito di presiedere il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965, dando il via alla stagione delle riforme per porre fine alla povertà e alla disuguaglianza. Tristemente associato alla guerra in Vietnam, Johnson ha il volto di Tom Wilkinson. L'uomo che lo spinge a collaborare con King è invece Lee C. White, il consulente per i diritti civili impersonato da Giovanni Ribisi, mentre a opporsi con tutte le sue forze ai manifestanti e alle loro richieste è George Wallace, il governatore dell'Alabama convinto segregazionista portato in scena da Tim Roth.

Sebbene vivano all'ombra degli uomini, le donne hanno un ruolo determinante nel movimento per il diritto al voto. Impegnandosi con zelo e coraggio, marciano accanto ai loro uomini e forniscono loro idee strategiche, pagando talvolta in termini di sacrifici e rinunce. Tra le figure femminili fondamentali, spicca ovviamente quella di Coretta, la moglie di King interpretata da Carmen Ejogo, ma non meno importanti sono Annie Lee Cooper, colei che ha affronta la violenza dello sceriffo Jim Clark (supportato da Stan Houston) impersonata da Oprah Winfrey, e Amelia Boynton, attivista picchiata durante la prima marcia di Selma supportata da Lorena Touissant. Altrettanto fondamentali sono, infine, Mahalia Jackson, la "regina del Gospel" con il volto di Ledisi Young, e Diane Wash, la moglie di James Bevel portata in scena da Tessa Thompson.

Note

Selma è cinema classico, tradizionale, solido: retorico quando serve, commovente quanto basta. Eppure necessario: l’autorappresentazione di un popolo, da sempre relegato ai margini dello schermo, può passare anche per il canone.

Trailer

Commenti (7) vedi tutti

  • Film importante per il suo contenuto storico.. sicuramente da vedere.. regia cast e script promossi.. voto 8

    commento di nicelady55
  • Grande film ,di notevole impegno civile.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Film bello, intenso e realistico, che racconta la lotta non violenta di Martin Luther King per l'affermazione dell'effettivo diritto di voto degli afro-americani.

    commento di ENNAH
  • Come profano non posso dunque esprimermi nel merito storico... ho apprezzato il film perché ho imparato comunque molto. E ritengo sia assolutamente da vedere. Purtroppo quasi ogni giorno abbiamo un Bloody Sunday per i motivi più diversi. Talvota non serve vedere il rosso del sangue, certi delitti sono più raffinati.

    leggi la recensione completa di Brady
  • Pellicola Storico-Culturale-Politica importante ... il resto e' altalenante !

    leggi la recensione completa di chribio1
  • Anche se un po' calligrafico e non privo di cliché, "Selma" è un biopic che ricostruisce con una considerevole intensità drammatica lo stoico attivismo di Luther King.

    commento di Stefano L
  • Più che un buon film, un documento importante che racconta l'America che fu, magari non tanto diversa dagli USA che sono.

    leggi la recensione completa di tobanis
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Recensioni

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YellowBastard di YellowBastard
6 stelle

Ritratto asciuto ma privo di una certa patina iconografica piuttosto usuale in certe biografie contemporanee, la regista Ava DuVerney riporta al cinema la figura di Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana negli anni '60, attraverso un episodio fondamentale della suo biografia, ovvero la marcia nel 1965 da Selma a Montgomery, capitale dello… leggi tutto

10 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

hupp2000 di hupp2000
7 stelle

Film edificante e lodevole nel suo intento di raccontare, soprattutto alle generazioni più giovani, la figura del più grande leader della nonviolenza negli Stati Uniti degli anni ’60. Il racconto si focalizza essenzialmente sul periodo che vide il movimento per l’emancipazione della popolazione di colore in lotta contro la politica dell’allora governatore… leggi tutto

17 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

brian77 di brian77
4 stelle

L'importante è non sentirsi dire che questo è un film "classico".  Qui non c'è niente di classico, ma solo il fiacco, fiacchissimo conformismo di una regista "indie" che affronta un tema e un personaggio senza un minimo di articolazione drammatica. Tutti la pensiamo allo stesso modo, il film si muove entro una retorica corretta che evita qualsiasi problema, qualsiasi… leggi tutto

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YellowBastard di YellowBastard
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Ritratto asciuto ma privo di una certa patina iconografica piuttosto usuale in certe biografie contemporanee, la regista Ava DuVerney riporta al cinema la figura di Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana negli anni '60, attraverso un episodio fondamentale della suo biografia, ovvero la marcia nel 1965 da Selma a Montgomery, capitale dello…

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Trasmesso il 26 febbraio 2019 su Rai 5

Recensione

barabbovich di barabbovich
6 stelle

Dieci anni dopo l'episodio che diede vita al boicottaggio del servizio di traporto pubblico a Montgomery, in Alabama, a seguito del rifiuto da parte di Rosa Parks di cedere il posto a sedere su un autobus a un bianco, il cammino per i diritti civili da parte della popolazione di colore era ancora molto lungo. Più lungo di quello che nel 1965 da Selma avrebbe portato la popolazione di…

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