Trama
La storia dei tre tumultuosi mesi del 1965 durante i quali il riverito e visionario Martin Luther King (David Oyelowo) condusse una pericolosa campagna per garantire il diritto al voto ai neri contro una violenta opposizione bianca. L'epica marcia da Selma a Montgomery culminò con la firma del presidente Johnson (Tom Wilkinson) del Voting Rights Act, una delle vittorie più significative per il movimento dei diritti civili.
Approfondimento
SELMA - LA STRADA PER LA LIBERTÀ: LE MARCE PER I DIRITTI CIVILI
Diretto da Ava DuVernay e sceneggiato da Paul Webb, Selma - La strada per la libertà racconta di come, nella primavera del 1965, una serie di drammatici eventi avrebbero cambiato il futuro degli Stati Uniti d'America e la moderna concezione dei diritti civili grazie a un gruppo di coraggiosi manifestanti. Guidati da Martin Luther King, costoro tentarono per tre volte di portare a termine un pacifico corteo che da Selma si concludeva a Montgomery in nome del fondamentale diritto al voto per i neri. I dolorosi scontri, la marcia trionfale finale e l'approvazione del Voting Rights Act che ne conseguirono, sono diventati una parte indelebile della storia con conseguenze sulla vita dell'intera umanità.
Nonostante il diritto al voto per i maschi neri fosse stato deciso nel 1870 con l'approvazione del 15° emendamento, tale diritto è stato nella pratica osteggiato per quasi cent'anni, fino all'esplodere di nuovi scontri tra bianchi e neri cominciati agli inizi degli anni Sessanta dopo il famoso episodio con cui Rosa Parks si rifiutò di cedere il suo posto sull'autobus nella cittadina di Montgomery, in Alabama. Le prime "rivolte" per il voto iniziarono a Selma, sempre in Alabama, nel 1963 per opera di un comitato non violento studentesco ma è solo nel gennaio 1965 che Martin Luther King si presentò nella cittadina per aggregarsi a quello che era ormai a tutti gli effetti un movimento in rapida espansione. Con l'arrivo del premio Nobel per la pace, la tensione crebbe a dismisura attirando l'attenzione dell'allora presidente Johnson.
Con la direzione della fotografia di Bradford Young, le scenografie di Elizabeth Keenan e i costumi di Ruth E. Carter, Selma - La strada per la libertà non si sofferma però solo sui tre mesi decisivi legati alla presenza di Martin Luther King nella cittadina ma si concentra anche su tutti quegli individui che hanno reso possibile il dipanarsi degli eventi, sottolineando come King è riuscito in un'impresa epocale con l'aiuto fondamentale delle persone che gli hanno spianato la strada. Ad aiutare la regista, anch'essa originaria dell'Alabama, sono stati soprattutto i rapporti stilati dall'Fbi, che ha racchiuso in oltre 17 mila pagine ogni mossa di King.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Il Martin Luther King di Selma - La strada per la libertà è un uomo complesso e complicato, alle prese con la più grande e pericolosa delle battaglie politiche della sua vita e con le proprie vicissitudini personali. Stanco di vedere la propria famiglia soffrire da molto tempo, King cerca di porre fine alla violenza spaventosa e alla crescente repressione che le autorità mettono in atto per redimere le proteste in Alabama. Interpretato da David Oyelowo, King porta sulle spalle il peso dei dubbi sul da farsi e dei pedinamenti dell'Fbi ma, pur non essendo un supereroe, si dimostra capace di far qualcosa di eroico nonostante i sacrifici.
Intorno a King a Selma si muovono un gruppo di determinati leader di diritti civili: l'avvocato Fred Gray, colui che ha difeso Rosa Parks non appena laureato impersonato da Cuba Gooding jr.; l'attivista non violento James Bevel, che era accanto a King quando è stato assassinato a Memphis e che ha il volto del rapper Common; Andrew Young, il giovane ministro che avrebbe in futuro avuto una brillante carriera politica portato in scena da Andre Holland; il reverendo Hosea Williams, ministro e scienziato che sarebbe diventato la voce delle principali manifestazioni supportato da Wendell Peirce. Il gruppo, inoltre, comprende anche una lunga serie di figure come il pacifista Bayard Rustin (interpretato da Ruben Santiago-Hudson), il più aggressivo James Forman (supportato da Trai Byers), il reverendo James Orange (impersonato da Omar J. Dorsey), il reverendo Frederick Resee (portato in scena da E. Roger Mitchell), il futuro membro del Congresso John Lewis (con il volto di Stephan James) e l'attivista (nonché amico intimo di King e reverendo) Ralph Abernathy (interpretato da Colman Domingo).
A guidare gli States in quel periodo è Lyndon Banes Johnson, 36° presidente salito al potere dopo l'omicidio di Kennedy prima di essere eletto trionfalmente nel 1964. Spetterà a lui il compito di presiedere il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965, dando il via alla stagione delle riforme per porre fine alla povertà e alla disuguaglianza. Tristemente associato alla guerra in Vietnam, Johnson ha il volto di Tom Wilkinson. L'uomo che lo spinge a collaborare con King è invece Lee C. White, il consulente per i diritti civili impersonato da Giovanni Ribisi, mentre a opporsi con tutte le sue forze ai manifestanti e alle loro richieste è George Wallace, il governatore dell'Alabama convinto segregazionista portato in scena da Tim Roth.
Sebbene vivano all'ombra degli uomini, le donne hanno un ruolo determinante nel movimento per il diritto al voto. Impegnandosi con zelo e coraggio, marciano accanto ai loro uomini e forniscono loro idee strategiche, pagando talvolta in termini di sacrifici e rinunce. Tra le figure femminili fondamentali, spicca ovviamente quella di Coretta, la moglie di King interpretata da Carmen Ejogo, ma non meno importanti sono Annie Lee Cooper, colei che ha affronta la violenza dello sceriffo Jim Clark (supportato da Stan Houston) impersonata da Oprah Winfrey, e Amelia Boynton, attivista picchiata durante la prima marcia di Selma supportata da Lorena Touissant. Altrettanto fondamentali sono, infine, Mahalia Jackson, la "regina del Gospel" con il volto di Ledisi Young, e Diane Wash, la moglie di James Bevel portata in scena da Tessa Thompson.
Note
Selma è cinema classico, tradizionale, solido: retorico quando serve, commovente quanto basta. Eppure necessario: l’autorappresentazione di un popolo, da sempre relegato ai margini dello schermo, può passare anche per il canone.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Film importante per il suo contenuto storico.. sicuramente da vedere.. regia cast e script promossi.. voto 8
commento di nicelady55Grande film ,di notevole impegno civile.
leggi la recensione completa di Furetto60Film bello, intenso e realistico, che racconta la lotta non violenta di Martin Luther King per l'affermazione dell'effettivo diritto di voto degli afro-americani.
commento di ENNAHCome profano non posso dunque esprimermi nel merito storico... ho apprezzato il film perché ho imparato comunque molto. E ritengo sia assolutamente da vedere. Purtroppo quasi ogni giorno abbiamo un Bloody Sunday per i motivi più diversi. Talvota non serve vedere il rosso del sangue, certi delitti sono più raffinati.
leggi la recensione completa di BradyPellicola Storico-Culturale-Politica importante ... il resto e' altalenante !
leggi la recensione completa di chribio1Anche se un po' calligrafico e non privo di cliché, "Selma" è un biopic che ricostruisce con una considerevole intensità drammatica lo stoico attivismo di Luther King.
commento di Stefano LPiù che un buon film, un documento importante che racconta l'America che fu, magari non tanto diversa dagli USA che sono.
leggi la recensione completa di tobanis