Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
Il temerario del titolo è un ex campione di rodeo che ha abbandonato le competizioni a causa di un grave infortunio. Quest'uomo ha guadagnato molti soldi e li ha sperperati tutti, come il calciatore George Best. Perciò, quando un giovane cowboy gli propone una società per allenarlo alle gare di rodeo, egli accetta. Sia per il maturo Jeff McLoud che per il più giovane Wes Merritt è una questione di soldi: il secondo vede le pericolose gare con i cavalli e con i tori come un mezzo veloce per raggranellare il denaro per comprarsi un ranch. I problemi sono tanti, perché Merritt entra nel gorgo del successo "sportivo", con il suo vorticoso giro di soldi e di donne, ma allo stesso tempo McLoud s'innamora della moglie di Merritt, a sua volta trascurata dal marito. La conclusione del dramma è una tragedia che tuttavia offre una soluzione narrativamente comoda.
Quello che resta nella memoria è l'approccio quasi documentaristico con il quale Nicholas Ray affronta il mondo del rodeo, ma colpisce anche l'asciuttezza con cui viene descritta, nella prima parte del film, il ritorno di McLoud a quella che era stata la sua casa da bambino.
Bella prova degli interpreti, con Robert Mitchum misurato ma non scolorito e una Susan Hayward espressiva come non sempre ha saputo essere.
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