Regia di Aleksander Bach vedi scheda film
Dopo avere modificato il dna di uomini preposti a diventare dei killer senza emozioni né sensi di colpa, lo scienziato che ha creato questi mostri (Hinds) sparisce dalla circolazione. Lo cercano sia una non meglio definita associazione criminale, che vorrebbe usare l'invenzione per costruire un esercito invincibile, sia un agente (Friend) che di quel progetto è uno dei primi prototipi. Per arrivare al novello dottor Frankestein si cerca sua figlia (Ware), una ragazza alla quale lo scienziato ha aggiunto dei poteri sensitivi speciali. Dopo avere girato mezzo mondo, inseguitori e inseguita si troveranno a giocare la partita decisiva a Singapore.
Tratto da un videogioco del genere "sparatutto", questo fantathriller ne conserva integralmente la sostanziale imbecillità che spiega perché legioni di ragazzi cresciuti con la playstation in mano siano sostanzialmente acefali. La regia miescela effetti speciali ai limiti del ridicolo con una interminabile trafila di citazioni dal cinema di genere (Matrix, The Bourne identity. Terminator), scazzottate, arti marziali e sparatorie a gogò. Disturbante nella sua assoluta pochezza, il secondo episodio tratto dall'omonimo videogioco si fa disprezzare anche per il sottotesto fascistoide che veicola e per il totale dilettantismo dell'intero cast.
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