Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Che bello il titolo originale,un bellissimo modo per definire i tre protagonisti che sono dediti all'attivita'di paracadutisti che orgaanizzano spettacoli itneranti attraverso la parte piu'nascosta d'America.Farfalle zingare,questo recita il titolo originale è un bellissimo modo per descrivere questi uomini che si misurano con la morte ogni giorno per guadagnare un pugnetto di dollari e che dispiegano le loro ali artificiali a forma di paracadute dolendosi di non avere ali vere per volare via.Frankenheimer cosparge tutto il film di una soffusa malinconia,rende ben visibile allo spettatore l'inquietudine che vela lo sguardo del piu'anziano dei tre,Mike(un superbo Burt Lancaster) che decide di eseguire il pericolosissimo lancio veleggiato in cui compaiono quasi delle ali per volare a guisa di mantello.E quando tutti lo guardano col naso all'insu'e col cuore in gola in un sussulto di orgoglio,voglia di non vivere piu'una vita randagia,voglia di farla finitadopo un ultimo fantastico volo,decide di non aprire il paracadute,decide di morire nel modo in cui ha rischiato di farlo centinaia di volte.E i suoi due colleghi per ricordarlo prima di dividere le loro strade organizzano un altro lancio veleggiato....Ancora una volta Frankenheimer col suo sodale di vita artistica Lancaster si dimostra attento alle sfumature psicologiche,un cantore di quelli che non vincono mai nella vita,è poco interessato ai meccanismi da melodramma familiare che costituiscono un sottotesto importante(Mike che ha una storia con la zia sposata del collega piu'giovane che li ospita),guarda a un America quasi sconosciuta ai piu'perche'lontana dai riflettori.E le riprese aeree sono fenomenali cosi'come è fenomenale il lavoro dei due leoni Lancaster e Hackman...
ottimo
un ruolo in cui non l'avevo mai vista
eccellente...
film di inquietudine e di malinconia
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