Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Un'altra strepitosa follia di Takashi Miike
Sull'eclettico regista giapponese Takashi Miike se ne possono dire di tutti i colori, ma di certo non che non sia originale e soprattutto audace. Questa volta compie una a dir poco insolita commistione di generi, che dal semplice yakuza movie, ovvero dedicato alla "mafia" giapponese (piena di tatuaggi), sfocia in un delirio pieno di azione ed elementi horror come il vampirismo, nonché di strambi personaggi presi dal folklore giapponese, tra cui il kappa, un demone acquatico puzzolente, e dulcis in fundo quello che secondo me si può definire uno dei migliori villain del XXI secolo: una fortissima rana peluche dagli occhi pericolosi. Il risultato è il frutto del tipico modus operandi del director: l'istinto, nato dalla convinzione che il cinema goda di vita propria, "come se avesse avuto una sua volontà", afferma Miike, dimostrando il suo amore per la settima arte e la sua voglia di sperimentare. La sceneggiatura però è del fidato Yoshitaka Yamaguchi, conosciuto quando era ancora studente e diventato col tempo suo assistente. La pellicola è efficace sotto tanti punti di vista: intrattiene e non fa pesare le quasi due ore di durata, presenta non poche scene inquietanti e violente, come la testa svitata, e riesce anche a far ridere, grazie ad un impianto puramente grottesco e pieno di strane e curiose trovate, tra cui il pendolo umano e le uova cucinate "a mano". Magnetici poi i combattimenti ed è molta l'adrenalina generata da una parte dal ritmo e dall'altra dalla concitazione dell'intricata vicenda, che vede lo scontro tra i vampiri/yakuza, difensori dei civili, e un'organizzazione criminale internazionale ostinata a far rientrare questi ultimi nel giro sporco. Belle le musiche di Koji Endo, tra il motivo del fischio quando arriva lo strambo cattivo e canzoni che incrementano anche un'atmosfera alla fine fumettistica, cartoonesca, e perché no videoludica. Tra gli attori troviamo Hayato Ichihara, che impersona il protagonista Kagayama, ambizioso braccio destro del boss Kamiura (Lily Franky), che si troverà di fronte a degli eventi dai risvolti molto pericolosi, e lo stunt indonesiano Yayan Ruhian, famoso per il dittico "The Raid", nel ruolo del potente combattente Cane Pazzo. "Yakuza Apocalypse" è una perla, una gustosa macedonia di generi non leggeri che non può non stupire e meravigliare lo spettatore, dagli austeri e veloci vampiri all'arrivo di questo stupendo ranocchio difficile da sconfiggere, dalle lotte corpo a corpo al magnifico finale, sospeso ma comunque spaventoso. Un noir/action/horror/"commedia" da recuperare e consigliato soprattutto a chi cerca un cinema fuori dagli schemi, imprevedibile e soprattutto folle.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Lo spirito anarchico e cyberpunk dell'autore più pazzo del cinema giapponese contemporaneo può lasciare indifferente (o peggio diffidente) solo chi non ha avuto la fortuna di apprezzarne le qualità. Ci si diverte, anzitutto, ed hai fatto benissimo a sottolinearlo. Ciao!
Anarchico è l'aggettivo giusto Maurizio. Il cinema che adoro è proprio questo. Saluti e grazie:)
Volevo recuperare il Blu-Ray Già da un pezzo, e Che dire......
Con Questa recensione mi hai convinto totalmente. :-)
Sono contento che ti abbia invogliato Luca:). Io infatti l'ho preso: la Midnight Factory come sempre porta delle perle del genere.
Ottima recensione; Miike è un genio assoluto che si è cimentato in tutti generi innovandoli sempre e allo stesso tempo mantenendo una sua poetica autoriale, non vedo l'ora di recuperare questa sua ultima fatica
Grazie Andrea:) Poi mi farai sapere il tuo parere.
Commenta