Regia di Dino Risi vedi scheda film
Risi e Gassman, con una particina di Tognazzi: ecco la peggiore pubblicità possibile per questo film. In quanto ingannevole: in realtà si tratta di una commediaccia di scarsissimo spessore con la Belli protagonista e Cochi come spalla, con un sostanzioso intervento di un Gassman quasi autobiografico (attore in decadenza e mai sobrio) ed una trama che realmente può invidiare quelle dei film dei telefoni bianchi, stereotipati e non particolarmente fantasiosi prodotti tipici dell'Italia fascista. Si salva poco, la volgarità prende il sopravvento, l'anti-morale della protagonista è derisa e premiata al tempo stesso (ponendo appunto il lavoro al di fuori della questione morale), il finale è un pretesto qualsiasi per scrivere la parola fine. Deludente.
Provincialotta veneta arriva a Roma in pieno ventennio fascista. Lasciato il ragazzo, frequenta gli uomini giusti per entrare nello spettacolo, prima come cantante e poi come attricetta. Conosce (biblicamente e poco oltre) pure il Duce. Scoppia quindi la guerra e l'ex ragazzo, stanco di aspettare che lei ritorni da lui, decide di darsi per morto in Russia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta