Regia di Don Siegel vedi scheda film
Spie dormienti richiamate in azione dall'ultimo verso di una poesia di Robert Frost....Un film basato su una trovata parecchio ingegnosa che è una sorta di doccia gelata a chi credeva che la guerra fredda fosse finita(un gruppo di una 50 di persone in realtà sono agenti russi inconsapevoli,sottoposti ad ipnosi,selezionati per fare attentati in America,dove vivono sotto falso nome e si riattivano con una frase di una poesia unita al loro nome russo).Il KGB manda un maggiore che ha un appoggio in America.Ma il suo collegamento lavora anche per la CIA e avrebbe l'ordine di fare fuori il maggiore dopo che lui ha ucciso l'ex funzionario stalinista che ha cominciato ad attivare gli inconsapevoli kamikaze.E'un film di inseguimento che non ha alcuna verosimiglianza (anche se i kamikaze sono fenomeno triste di cui abbiamo conoscenza diretta)ma che avvince alla poltrona grazie all'indubbia capacità di Siegel di narrare in modo stringato e dannatamente efficace.La suspense si affetta col coltello,i duetti tra Bronson e la Remick sembrano quelli di vecchie commedie sofisticate anni 40 e il nevrotico Pleasence aggiunge un altro personaggio convincente alla sua carriera lunghissima.Spettacolare,con ritmo elevato che ti fa perdere di vista la totale incoerenza della vicenda e alcune licenze,per così dire ,poetiche.Ma lo stile di Siegel convince,una vicenda che poteva essere un ottimo spunto per un film di James Bond nelle sue mani diventa una disamina amara degli errori del passato dallo stalinismo in avanti.E non è un caso che entrambi i blocchi contrapposti vogliano chiudere col passato in maniera così frettolosa....
ottimo,forse il migliore del lotto
non male
brava anche se ha un personaggio piuttosto piatto
un monolite
regia scintillante
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