Regia di Takashi Yamazaki, Ryuchi Yagi vedi scheda film
Mah, se avete pazienza, dopo un inizio che è un invito a lasciare stare, venite in qualche modo premiati.
Film molto strano. Ero già pronto a pentirmi per non avere seguito la critica professionale (non entusiasta del film) e a scagliarmi con il grande pubblico, a cui era piaciuto ciò che stavo guardando: ritenevo che l’opera potesse andare bene solo a bambini in età prescolare, o giù di lì. Poi, cosa inattesa, il film ha un inaspettato cambio di registro: la regia si fa preziosa, i toni salgono, i temi diventano adulti, sbuca non si sa come pure la magia tipica di molta produzione a cartoni animati dal Giappone…mah, che dire, alla fine non me la sento di bocciare il tutto, ma di dare la sufficienza. L’opera uscì al cinema (anche) in 3D; tutta l’opera in effetti mi pare girata interamente al computer. Il film racconta le vicende iniziali di un personaggio ad alcuni (non io) molto noto, il gatto robot Doraemon, che comunque per sentito dire e per averlo visto da qualche parte, conoscevo. Lui andrà in aiuto di un bambino, Nobita, un ragazzino pieno di difetti e pure incredibilmente imbranato. In Giappone il personaggio invece è celeberrimo e laggiù il film è stato un enorme successone commerciale. Pure nella vicina Cina il film è andato alla grande. Non credo di avere voglia di vederne altri (li hanno fatti), ma questo alla fine lo salverei.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta