Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Bertolucci che imita il suo stesso cinema ficcando nel film i soliti elementi che gli piacciono tanto, ma stavolta è tutto un po' insapore.
Bellissima fotografia, grandissimi attori, regia notevole, ma Bertolucci praticamente fa sempre lo stesso film con lo stesso tipo di personaggi, borghesi infelici che colmano i loro vuoti ed affievoliscono le loro sofferenze interiori scopando.
Dei 2 protagonisti stavolta non sappiamo neanche quasi niente se non della loro fantomatica relazione turbolenta, scene iper-enfatizzate della passionalità e irrequietezza di questi due (a mio dire) perfetti stronzi, roba vista e rivista nella filmografia di Bertolucci, che adoro per carità, ma in questo caso i due mi sono sembrati davvero poco interessanti e un po' scontati, nonostante le performance fantastiche di Malkovich e della Winger.
E poi la lunghezza del film esaspera, le scene nel deserto meravigliosamente fotografate da Storaro dopo un po' diventano noiose nonostante la colonna sonora super incalzante, che da un certo momento personalmente ha cominciato a darmi sui nervi.
Che dire, per me si tratta di un film che non è un capolavoro ma neanche brutto, ma sicuramente mi ha dato l'idea di uno di quei tanti film patinati, un po' pretenziosi, spesso ambientati ad inizio secolo, che nessuno ha il coraggio di dire che siamo un po' piatti, nonostante le intenzioni diametralmente opposte.
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