Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Dopo Mean Streets del 1973, sempre interpretato da De Niro, ecco tre anni dopo il film rivelazione di Scorsese, quello con cui a sconvolto Cannes e con cui a vinto la Palma d'oro considerato come uno dei suoi lavori più di spicco.
La rivolta personale di un tassista reduce dal Vietnam (uno dei primi a trattare questo argomento) contro la sporca, corrotta e violenta società di New York sopratutto notturna, dove vengono fuori "gli animali più strani".
Scorsese racconta, in modo magistrale con una ottima regia, la graduale mutazione dell'animo di Travis a cui la società lo ha portato: ad uno stato di follia.
Da notare il cambio radicale di scene di cui tutto il film non si vede una sola goccia di sangue e trascorre diciamo "tranquillo" mentre nel tremendo epilogo cambia radicalmente diventando una vera e propria sagra della violenza e sangue con sparatoie degne del miglior western di Leone.
Grande De Niro (attore-feticcio di Scorsese in quel tempo) totalmente calato nella parte del vendicatore, esordi per Jodie Foster nella parte della prostituta tredicenne e Harvey Keitel nel ruolo del suo "tutore".
Stupenda musica di Bernard Hermann opprimente e nevrotica (sopratutto nei bellissimi titoli di coda ma ripetuta nelle scene dove l'animo di Travis incomincia a mutare) con salti alla lentezza di parti jazz che descrivono la città di New York. Hermann troverà la morte una volta terminata la colonna sonora del film, questo film è dedicato a lui.
Ottima la sceneggiatura di Paul Schrader che collaborerà con Scorsese per i suoi film di maggior bellezza.
Un grande cult degli anni '70. Indimenticabile ed irripetibile.
Rocky gli soffiò l'Oscar come miglior film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta