Regia di Olga Kaptur vedi scheda film
una produzione per bimbi che non infastidisce i grandi, nonostante svariati numeri musicali e nonostante i protagonisti siano quasi tutti bimbi. nella tradizione russa quando si approssima il primo dell'anno si fanno dei desideri e tutto ciò che non si gradisce, rimane nell'anno vecchio. sasha, bimba molto vispa, viene lasciata con l'accordo plenario della propria famiglia, nell'anno vecchio. un giovane con un sorriso stampato sul viso la viene a prendere per portarla nel regno dei bravi bambini, posto in cui i bambini non propriamente esemplari , vengono rieducati e resi automi esangue e senza personalità. può un regno-dei-bravi-bambini che si fregi di tale denominazione, essere invece un campo lavoro in colori pastello, dove i muri hanno orecchi e i lampioni occhi per spiare chiunque?... si può, e proprio la Grande Madre Russia può testimoniarlo. il regno gestito da un governatore fornisce bimbi freschi di lavaggio di cervello a chiunque nel mondo reale li richieda, governando col pugno di ferro su un regno non suo e in maniera del tutto schizofrenica. sotto la scorza di film per bambini ben fatta, si cela infatti una diretta e poco mascherata accusa contro tutti i governi soverchiati da personalità infantili corrotte sulla via della crescita da genitori poco inclini all'affetto e alla comprensione. comprendo bene che la psicologia è un pò spiccia, ma rende bene. la regina inpersonata dallo stesso governatore viene scoperta facilmente dalla sasha pre-oblio, scatenando nella personalità del governatore un bagno nei propri ricordi che spieghi allo spettatore del motivo dello sfacelo di quel regno, circondato da un luna park abbandonato.
non è così facile e scontato trovare favole che sappiano comunicare qualcosa anche a coloro che sono stati piccoli tanti anni fa.
questo film nei suoi 80 minuti ci è riuscito in modo più che sufficiente.
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