La tragedia di una bambina di otto anni, costretta a far fronte a una violenza raccapricciante che la scuote internamente e le rende complicato superare emotivamente tutti gli ostacoli che l'episodio lascia nella sua vita.
"Hope" mostra la faccia di chi ha usato violentare l'animo di una bambina di otto anni. Poi prosegue esaminando il modo in cui il violentatore rende difficile rimettere a posto i pezzi di una famiglia emotivamente sconvolta. La regia si muove con garbo, gestendo i momenti "edificanti" non facendoli scadere nel buonismo fine a stesso. Film solido.
Incapace di raggiungere vette estetiche o di imporre una forte personalità autoriale alle sue opere, Lee Joon-ik resta un solido artigiano in cabina di regia, particolarmente abile nel dare calligrafico spessore a edificanti narrazioni di impegno civile e storico, riuscendo inoltre a eccellere sempre nella direzione degli attori. Buon cinema medio.
Basato su uno straziante ed efferato episodio di cronaca del 2008, “Hope” di Lee Joon-ik parla dell’ingiustizia cui andò incontro una giovane coppia sudcoreana della classe media. La figlia di otto anni (So-won nell'adattamento originale, e non a caso il nome è tradotto in inglese come "Hope", “speranza”) venne brutalmente… leggi tutto
Non è assolutamente farina del mio sacco.....bensì degli autori Alberto Brumana, Carlo Prevosti, Sara Segrati e Marco Valsecchi, che nel 2010 pubblicarono un libro intitolato appunto "D!spersi - Guida ai…
A volte ritornano, pare. Dopo la pubblicazione dell'originaria lista dei "20 (E PASSA) BEI FILM MISCONOSCIUTI" (ormai tipo più di 80!), m'è balenata alla mente l'idea, ammetto derivativa, di…
Quando si sceglie di affrontare un tema come quello della violenza sessuale il rischio di oltrepassare il labile confine tra realismo (denuncia) e melodramma ricattatore è alto. Soprattutto, è alto il rischio di scadere nel sensazionalismo, cosa che fortunatamente questo lancinante lungometraggio riesce ad evitare di fare, mantenendo sempre un supremo rispetto per la vittima…
Eccoci di ritorno con una nuova (non sollecitata) classifica che reale classifica non è.
I film non sono ordinati in nessun particolar ordine, ma pressapoco come mi sono soggiunti alla memoria…
Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
Basato su uno straziante ed efferato episodio di cronaca del 2008, “Hope” di Lee Joon-ik parla dell’ingiustizia cui andò incontro una giovane coppia sudcoreana della classe media. La figlia di otto anni (So-won nell'adattamento originale, e non a caso il nome è tradotto in inglese come "Hope", “speranza”) venne brutalmente…
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"Hope" mostra la faccia di chi ha usato violentare l'animo di una bambina di otto anni. Poi prosegue esaminando il modo in cui il violentatore rende difficile rimettere a posto i pezzi di una famiglia emotivamente sconvolta. La regia si muove con garbo, gestendo i momenti "edificanti" non facendoli scadere nel buonismo fine a stesso. Film solido.
commento di Peppe ComuneIncapace di raggiungere vette estetiche o di imporre una forte personalità autoriale alle sue opere, Lee Joon-ik resta un solido artigiano in cabina di regia, particolarmente abile nel dare calligrafico spessore a edificanti narrazioni di impegno civile e storico, riuscendo inoltre a eccellere sempre nella direzione degli attori. Buon cinema medio.
commento di Inside man