Regia di Arduino Sacco vedi scheda film
Una donna, in crisi con il marito, si dedica anima e (soprattutto) corpo a un amante; ma l'uomo ha una relazione anche con un'altra. Fra le due rivali sorge così una sfida erotica profondamente sentita.
La storia dietro a questa pellicola è abbastanza peculiare e sicuramente è più interessante di quella all'interno della pellicola stessa. Si tratta infatti del rimaneggiamento di Non stop, sempre buio in sala, uscito qualche mese prima e già titolo di grande scalpore, mescolato con scene tratte da altri film hardcore. Lo scalpore proveniva dal fatto che la protagonista era Paola Senatore, nota per svariati titoli erotici, ma mai dedicatasi alla pornografia fino ad allora; l'attrice si difese in seguito raccontando il dramma della tossicodipendenza vissuto in quegli anni, che la costrinse ad accettare lavori sempre più infimi, fino a fare ingresso nel mondo del porno. La sfida erotica viene così completato assemblando alcune fellatio della Senatore provenienti dal citato Non stop, sempre buio in sala con sequenze di sesso esplicito con protagonista lo stesso partner maschile (Claudio Campiglia) con la pornostar Marina Hedman; a creare un nesso logico ci pensa (nella maniera sgraziata che si può immaginare) una voce fuoricampo fra una scena di sesso e l'altra. Ma ben presto anche la pretestuosa trama dell'uomo diviso fra due donne perde di qualsiasi significato e assistiamo ad accoppiamenti inseriti a casaccio nel film, fra cui qualche scena di gruppo. Il mistero sul numero di porno interpretati dalla Senatore è così chiarito: uno solo, anche se le scene vennero poi riutilizzate per altri titoli successivamente editi, come è usanza nel genere. 1/10.
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