Regia di Kazuaki Kiriya vedi scheda film
Partendo dal presupposto che tutto è gravato da un peccato originale cioè dalla decontestualizzazione della storia in una film che funziona solo in virtù dell'elevata qualità della recitazione.
Già qualcosa non mi tornava e la trama mi dava un senso di già sentito... andando a fondo ho scoperto che è un rifacimento in della leggenda dei quarantasette ronin.
Infatti questo film paga pesantemente il dazio aIla decontestualizzazione della storia che viene sviluppata in una dubbia ambientazione di tipo fantasy-medioevale che scollega la storia da ciò che la circonda impoverendo tremendamente la narrazione.
Detto questo il film si solleva dalla mediocrità soprattutto grazie alla recitazione che è sempre di elevato livello questo vale sia per i protagonisti (Clive Owen e Morgan Freeman) sia per i coprimari, non male anche le scenografie ed i costumi anche se anche in questo caso la necessità ad adeguarsi al setting ha portato anche qua i suoi danni.
Nel complesso un bel film da vedere principalmente per l'abilità degli attori che hanno dovuto riempire i vuoti (in gran parte riuscendoci) di un film che strappando una avvenimento dalla storia che lo ha generato lo ha svuotato di parte dei suoi contenuti.
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