Regia di Brad Bird vedi scheda film
Macchinoso.
Tomorrowland è un film macchinoso.
E non perché descrive squarci di futuro (ovviamente) dominati dalla tecnologia e dalle macchine, quanto proprio per la macchinosità del suo intreccio; che poi significa (un certo qual gradi di) complessità e (sicura) incomprensione (di fondo).
E questo è tanto più deleterio se si pensa che trattasi di una storia fantasy (tendenzialmente) per ragazzi (il marchio Disney garantisce), dove la semplicità e l’arbitrio dell’immaginazione dovrebbero prendere il sopravvento sulle rigide pastoie degli eventi, narrati con la razionalità degli adulti.
A ben vedere, nulla di più specifico posso aggiungere sul contenuto dell’opera dal momento che, ad un certo punto, devo ammettere di aver visto il film (giusto un pezzo) già con una palpebra abbassata, ciò che dovrebbe confermare l’incapacità del film di raggiungere il suo obiettivo; rapire lo spettatore intrappolandolo nella rete di un progetto visivo ed immaginifico unico nel suo genere, ergo straordinario e degno di menzione. Degno di essere ricordato a lungo.
Ecco, il risultato, paradossalmente, è diametralmente opposto.
Il film respinge ogni senso di affezione e si risolve in un buco nell’acqua. Senza speranza di farsi ricordare o lasciare traccia.
Un po’ dispiace ma l’offerta del mercato (in materia) è così ampia che per certo tale dispiacere è destinato a durare ben poco.
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