Regia di Brad Bird vedi scheda film
Il trailer mi aveva ispirato. Vabbè che c'era la produzione Disney che prometteva ordinaria "medietà" e di sicuro non una roba ficcante. E invece mi son visto proprio un gran bel film. Con un unico difetto che dico subito così dopo non ne parliamo più: è troppo lungo. Carino senz'altro, gradevolissimo pure, ma 130 minuti per un film non clamoroso sono decisamente troppi. Ma a parte questo dettaglio, tutto sommato veniale, si tratta proprio di un intrattenimento popolare coi controcoglioni. Ciò che più di tutto me lo ha fatto amare è quel maledetto (nel senso di benedetto) spirito vintage che aleggia ovunque e di cui tutta l'opera è impregnata. Sì perchè la vicenda (che è un pò intricata e difficilissima da sintetizzare) rimbalza spesso tra i gioni nostri, il futuro più futuro che ci sia e...(evviva!!) il 1964. Come ho appena enunciato, il fatto di spalmare gli eventi tra i 60's e il futuro fantascientifico implica che il regista -cosceneggiatore Brad Bird ha lavorato di fino, con grande intelligenza. a costruire una storia sfiziosa e complessa, piena di rimandi e di richiami, tra passato e futuro, accavallando con sapienza l'effetto vintage-nostalgia con gli effetti speciali fanta-futuribili (anche se -e non è un limite- questi ultimi risultano un pò (come dire) ad altezza di immaginario adolescenziale. Per tutta la durata ci si cala in una realtà molto americana e tuttavia che ci è molto famigliare attraverso fumetti e cinema di fantascienza. E vorrei aggiungere tra parentesi che anche le musiche composte da Michael Giacchino sono molto funzionali alle scene e alle immagini. Nonostante non siamo certo dalle parti di un film corale, gli sceneggiatori hanno delineato una quantità di personaggi (quasi tutti protagonisti, a parte un paio di bravissimi caratteristi americani dai volti noti) e il bello è che ognuno di costoro è incastrato armonicamente nel contesto narrativo, ognuno dà il suo contributo al dipanarsi della trama. E si tratta sempre di attori e attrici (sia gli adulti che i diversi ragazzini) tutti scelti con criteri che si sono rivelati azzeccatissimi, uno più bravo dell'altro. Grande attenzione ai dettagli scenografici, agli sfondi sempre suggestivi e adeguati. Qui da noi (e credo proprio anche in USA) il film sta andando benissimo e non ne dubitavo, dato il carattere POP della proposta, ma io credo che (successo commerciale a parte) questo sia davvero un bel film, diretto e recitato con cura, insomma uno di quei blockbuster che non ti fanno vergognare di essere entrato in una multisala (per dire: non un filmone spazzatura come San Andreas!). Sarà costato un sacco di dollari, ma vi assicuro che li vale tutti, anche perchè si intravede una sana voglia di cinema americano avventuroso classico (eh beh il Vintage funziona sempre!) che non c'entra nulla con le spacconate milionarie dei super eroi. E oltretutto qui abbiamo personaggi assolutamente umani (se dio vuole nessun super eroe con le paturnie!!) e anche i robot (ce ne sono) sono più umani degli umani. Giusto per dire, c'è chi ne ha scritto evocando L'Invasione degli Ultracorpi o Terminator, e forse è eccessivo, ma serve ad evidenziare che le influenze sono alte. Quanto poi al target-ragazzini, beh, è una predilezione che non si può negare ma neppure si può negare che Brad Bird sia un regista ben più che dignitoso (sempre in casa Disney, aveva diretto due gioielli come Gli Incredibili e Ratatouille). C'è nel film un concetto base, che viene chiaramente espresso e che dà la linea a tutta l'opera: IL FUTURO NON E' PIU' QUELLO DI UNA VOLTA. e se ci pensiamo è una banalità che nasconde una verita assoluta. Quando si era bambini negli anni 60 si immaginava un futuro di un certo tipo; ora noi, qui, che futuro ci aspettiamo? Noi possiamo fare qualcosa per costruirlo migliore nonostante i tanti segnali negativi intorno a noi, anche utilizzando come mezzo per socializzare ed unire le nostre energie ....una semplice spilletta (che è poi la vera protagonista del film). E concludiamo con il cast, a partire dalle due star George Clooney (bravo come al solito) e il "cattivo" Hugh Laurie (sì proprio quello là) . Ma le vere star sono le due ragazzine, l'inquietante Raffey Cassidy (adorabile robottina) e soprattutto una incontenibile giovane attrice che non conoscevo e che mi è parsa superlativa. Sto parlando di Britt Robertson, le cui qualità espressive mi auguro di vedere presto di nuovo utilizzate al cinema.
Eh...non ci sono più i Futuri di una volta.
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