Regia di Brad Bird vedi scheda film
Che noia la Disney quando si mette in testa di lasciare l'animazione e darsi al fantasy con attori in carne ed ossa, con le sue musichette altisonanti, i suoi manierismi, i vezzi, i bambini petulanti, le ragazzine petulanti, i George Clooney petulanti.
Tomorrowland è un complicato film di fantascienza per ragazzi edulcorato e buonista che appare indigeribile sin dal suo incipit col bambino inventore di strumenti di volo, catapultato in un futuro apparentemente perfetto e cristallino da una ragazzina-robot di nome Athena; lo stesso futurista luna park avveniristico e all'apparenza perfetto dove viene condotta anni dopo la bionda Casey, ragazza ribelle e di spiccati istinti-convinzioni ecologico-morali, scelta sempre dalla stessa eterna ragazzina con le trecce affinché, con le sue capacità di giudizio, la donna possa dare una valutazione di quello che Tomorrowland può significare come ipotesi di futuro ideale per l'uomo. Tuttavia proprio Casey avrà bisogno di mettersi in contatto con colui che fu l'ingegnoso ragazzino e che, nel frattempo cresciuto, si è ridotto ad un brillantissimo scienziato inascoltato ed abbandonato da tutti, rifugiato in una modesta dimora lontano dai fasti della scienza ufficiale.
Assieme i due dovranno sventare un complicato complotto che mira a soggiogare la futura società ad un tiranno dai progetti malvagi e nefasti per il futuro della razza umana.
Il film di un Brad Bird dal quale, dopo un maturo e teso terzo capitolo della serie Mission Impossible, ci si aspettava ormai una prosecuzione dell'ispirazione adulta, seria, infine matura dimostrata in quella non certo originale, ma corretta e ben impostata avventura milionaria dell'ennesimo blockbuster sull'agente Ethan Hunt, a tutti gli effetti ben impostato, teso ed efficacemente diretto, risulta diabolicamente sia puerile che complicato, un guazzabuglio pasticciato e tutt'altro che originale di situazioni e trucchetti visti mille volte, resi ancora più fastidiosi da una musichetta sdolcinata ed insistita da cartoon che ci introduce all'interno di un luna park funambolico e malizioso in grado di sbattacchiarci qua e là senza molti pretesti, creando solo nello spettatore spaesato e persino un po' annoiato, un senso di nausea e di inutile frenesia, dopo una rincorsa ininterrotta verso un epilogo concitato forse, ma tutto fuorché emozionante.
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