Regia di Brad Bird vedi scheda film
«L’ottimismo è il profumo della vita», recitava il tormentone pubblicitario, e ora l’adagio trova un nuovo fervente sostenitore nell’ultimo sfavillante lungometraggio Disney. Confezionato esplicitamente per un target preadolescente dal regista Brad Bird (Gli incredibili, Ratatouille) e dallo sceneggiatore Damon Lindelof (Lost): inizia con un flashback negli anni 60, poi scaraventa il terzetto di protagonisti (il cinquantenne disilluso George Clooney, l’entusiasta liceale Britt Robertson e l’inquietante bimba robot Raffey Cassidy) a spasso per il mondo e per le dimensioni spaziotemporali. Per salvare un futuro che, in passato, era molto più roseo, mentre ora si consuma velocemente sfrecciando incontro all’apocalisse. Bird ha mano felice nelle sequenze più fantascientifiche, dove può recuperare sprazzi di inverosimiglianza cartoonesca (nell’avveniristica Tomorrowland) e pezzi di immaginario cinematografico (da L’invasione degli ultracorpi a Terminator, via Star Wars e i film Amblin); Lindelof pasticcia come sempre con il tema destino vs libero arbitrio, ma trova i momenti migliori quando può giocare con la contrapposizione tra le cupe distopie per teenager dei giorni nostri e la speranza fiduciosa nel domani di qualche decennio fa. La coppia di autori non raccoglie tutto quel che semina, ma l’obiettivo principale - cinema per ragazzi, d’intrattenimento lieve con annesso messaggio edificante - non lo perde, quasi mai, di vista.
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