Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Un viaggio fisico e psicologico e insieme un confronto fra culture diverse.
Stefania (Ragonese),giovane infermiera siciliana,partecipa a una missione umanitaria in Iraq ,nella seconda guerra del Golfo.Ma il suo viaggio non nasce dal desiderio di aiutare la popolazione locale,ma dal bisogno d'incontrare i colpevoli di un sanguinoso attentato.Il movente resta una vicenda privata (perde il marito Scianna sempre in quelle terre) e il film affronta anche la loro storia d'amore ,l'elaborazione del lutto,tutto attraverso flashback che alla lunga risultano pesanti da sopportare e obbligano a seguire attentamente tutto il film nella sua durata,per non perdere il filo del racconto.Da rimarcare comunque un confronto di culture fra mondi che oggi appaiono sempre piu' ostili e nemici e al regista Tavarelli bisogna riconoscere il merito di toccare temi attuali e nello stesso tempo di distaccarsi da un cinema nostrano votato al disimpegno.Brava per non dire bravissima Isabella Ragonese.Pur con qualche sbavatura,resta una piccola,bella sorpresa,da vedere.
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