Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Per una serie di circostanze il manager Fulvio si ritrova nel paesino del sud dove vivono il fratello prete e la sorella malmaritata; per scuotere l'ambiente bigotto Fulvio ha il colpo di genio imprenditoriale: sparge alcune lacrime finte sulla statua di sant'Antonio nella chiesa locale. Arrivano turisti e fame di miracoli, tanto che persino la sorella rimane incinta: ma di un altro. E dal Vaticano si precipitano alcuni esperti a verificare sospettosi che non sia tutta una truffa.
Scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani, il vice-Troisi, Si accettano miracoli è una commediola innocua e semplice che riesce a far sorridere pur rimanendo verosimile, attaccata alla realtà contemporanea, e allo stesso tempo cerca però la commozione facile prostrando la trama verso un lieto fine smodato, fiabesco, inattuale, ma soprattutto inadatto a un'opera di questo stampo. Perchè la sceneggiatura firmata anche da Gianluca Ansanelli e Tito Buffulini possiede elementi interessanti di (pur timida) analisi sociale e dipinge personaggi magari non a tutto tondo, ma comunque di ben maggior spessore rispetto a quelli di un cinepanettone qualsiasi: ma del cinepanettone ha la chiusura, quella voglia di tarallucci & vino tutta italiota che spesso e volentieri rovina prodotti meritevoli di maggior considerazione, come appunto in questo caso. La degna spalla di Siani è Fabio De Luigi, mentre in altri ruoli centrali si trovano Serena Autieri, Giacomo Rizzo, Ana Caterina Morariu e Giovanni Esposito; peccato per qualche gag telefonata, ma nel complesso le trovate di Siani sono sufficientemente frizzanti e va rilevato che, nelle sue ultime prove cinematografiche, le sue potenzialità sembrano crescere di continuo. 4/10.
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