Regia di Tonino Zangardi vedi scheda film
Il titolo del quarto lungometraggio di Tonino Zangardi, ispirato al suo romanzo omonimo, potrebbe anche essere letto come volontà di un cinema che non esiste più di unirsi con un pubblico purtroppo anch’esso ormai scomparso. Giuliana (Claudia Gerini) lavora come cassiera di un supermercato dove il poliziotto Leonardo (Marco Bocci) sventa una rapina. In fuga da una vita matrimoniale asfissiante, per lei scatta la passione di un amore assoluto e assolutizzante. Per lui, invece, l’utopia di un’altra vita. Una volta film così li interpretavano attori come Franco Gasparri, Ivan Rassimov o Maurizio Merli e dive tipo Dagmar Lassander o Mimsy Farmer. Cinema di genere, quindi, con qualche velleità autoriale (operazione tentata anche da Neve di Stefano Incerti, che con il film di Zangardi condivide non pochi elementi). Se il tentativo di ibridare noir, melodramma e addirittura road movie ispira simpatia, non si può tacere dell’equilibrio instabile fra le varie parti del film, messo a dura prova da dialoghi cui avrebbe giovato un lavoro di editing molto severo. Il problema di fondo, ci pare, è che corteggiando il cinema di genere, il film aspiri in realtà all’introspezione psicologica, mancando così entrambi i versanti. Per essere amour fou, infatti, è troppo parlato e poco vissuto (sesso pochissimo e molto casto), mentre l’azione latita quasi del tutto. Film profondamente irrisolto e ambizioso. Combinazione letale.
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