Alla fine degli anni Trenta, la trentacinquenne Annetta, una donna solitaria e silenziosa sempre vestita di nero, vive in un piccolo centro nelle campagne sarde. Custodendo un terribile segreto del passato, passa le giornate nell'attesa di una chiamata e, quando ciò avviene, apre una vecchia sacca contenente una mazzuola di legno, un vecchio cuscino e uno specchietto spaccato. Da quel momento, qualcosa di imprevisto la porterà a Cagliari e le cambierà la vita, facendole scoprire di potersi staccare dal suo ruolo di accabadora, figura della tradizione sarda il cui compito è aiutare i morenti a trapassare.
Nulla da dire sulla poetica del film, solo da precisare che anche in questo film (ovvero anche nel libro da cui è tratto il film) l'elemento cardine, ovvero la figura dell' "accabadora" non esiste nella storia sarda.
Per cui il pathos che sostiene la figura principale fa parte di una narrazione chè è più una moda che storica
Le rovine di Cagliari nel 1943: uno scenario contingente ma tragicamente attuale e universale che evoca le immani conseguenze materiali e psicologiche della guerra. Tra le macerie della città, una donna trae forza dalle proprie fragilità per affrancarsi da un passato insostenibile e scoprirsi tenera protagonista della propria esistenza.
Le ombrellifere secche compongono l'orizzonte brullo della viva campagna coltivata, le fresche macerie cittadine attendono il ritorno delle Fortezze Volanti (Boeing B-17) riunite in uno stormo in formazione (o sono Douglas A-26 Invader? Chiedilo alle bombe) solcant'il cielo, accompagnate dai caccia Lightning P-38 della Lockheed. Dalle Margheritine (no, non c'entra Vera… leggi tutto
Annetta,una grandissima Angela Finocchiaro, solitaria e misteriosa giunge a Cagliari, nei giorni in cui l'Italia sta entrando in guerra e gli Alleati iniziano a bombardarla, alla ricerca della nipote Tecla.È una donna di circa trentacinque anni, sempre vestita di nero, solitaria e silenziosa,col suo passato ingombrante, gremito di enigmi e pene segrete, isolata ed emarginata… leggi tutto
Annetta (Donatella Finocchiaro) è una donna sola sempre vestita di nero che vive nella parte più interna della Sardegna. Nel bel mezzo della seconda guerra arriva a Cagliari per trovare la nipote Tecla (Sara Serraiocco) fuggita dal paese qualche anno prima. Trovatala, apprende con dispiacere che si guadagna da vivere prestando i propri servizi in una casa di tolleranza. Ma…
Nei primi anni del Secondo Conflitto Mondiale, la solitaria e guardata con una certa circospezione Annetta, si reca a Cagliari ove viene assunta come custode di una splendida villa patrizia, nel momento in cui i suoi padroni stanno per lasciare la regione e portarsi lontano dai bombardamenti. In realtà la donna è arrivata a Cagliari dal proprio paesello natio alla ricerca della…
Annetta,una grandissima Angela Finocchiaro, solitaria e misteriosa giunge a Cagliari, nei giorni in cui l'Italia sta entrando in guerra e gli Alleati iniziano a bombardarla, alla ricerca della nipote Tecla.È una donna di circa trentacinque anni, sempre vestita di nero, solitaria e silenziosa,col suo passato ingombrante, gremito di enigmi e pene segrete, isolata ed emarginata…
Le ombrellifere secche compongono l'orizzonte brullo della viva campagna coltivata, le fresche macerie cittadine attendono il ritorno delle Fortezze Volanti (Boeing B-17) riunite in uno stormo in formazione (o sono Douglas A-26 Invader? Chiedilo alle bombe) solcant'il cielo, accompagnate dai caccia Lightning P-38 della Lockheed. Dalle Margheritine (no, non c'entra Vera…
La terza opera cinematografica di Enrico Pau è un omaggio alla Cagliari spettrale e vittima dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’apice (emozionale) della pellicola, infatti, è raggiunto dalle immagini originali tratte dalla cinepresa di Marino Cao che il primo maggio dell’anno 1943 girò la processione di Sant’Efisio per le strade di una…
Il cinema sa, a volte, riscoprirsi “lanterna magica”, per cogliere quanto di essenziale e inosservato è insito nell’universo umano. Enrico Pau, anche con il suo bellissimo L’Accabadora, esprime la sua natura di poeta-ricercatore e, varcando i confini dell’ovvio, del banale, trascende anche i confini del tempo. Con Pesi leggeri e Jimmy della Collina il…
Sono 650 gli schermi sui quali verrà proiettato il nuovo film DreamWorks, Baby Boss, nelle sale da oggi, il cui pubblico teoricamente non dovrebbe sovrapporsi in alcun modo con quello di Fast & Furious 8,…
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Commenti (7) vedi tutti
Lento e incomprensibile
commento di Artemisia1593Strana Storia che però può anche avere un certo fascino quasi retrò.voto.6.
commento di chribio1Nulla da dire sulla poetica del film, solo da precisare che anche in questo film (ovvero anche nel libro da cui è tratto il film) l'elemento cardine, ovvero la figura dell' "accabadora" non esiste nella storia sarda. Per cui il pathos che sostiene la figura principale fa parte di una narrazione chè è più una moda che storica
commento di meres...che ci fanno queste figlie / a ricamare a cucire // queste macchie di lutto / rinunciate all’amore...
leggi la recensione completa di mckUn contenuto nobile e costruito dal regista piu' su leggende che fatti reali....comunque pesante...dannatamente pesante.
commento di ezioFilm doloroso e angosciante,tuttavia ben costruito intenso e carico di suggestioni.
leggi la recensione completa di Furetto60Le rovine di Cagliari nel 1943: uno scenario contingente ma tragicamente attuale e universale che evoca le immani conseguenze materiali e psicologiche della guerra. Tra le macerie della città, una donna trae forza dalle proprie fragilità per affrancarsi da un passato insostenibile e scoprirsi tenera protagonista della propria esistenza.
leggi la recensione completa di reginaldo18