Regia di Andrea Staka vedi scheda film
In Croazia mentre ancora infuria la guerra una ragazzina di origine svizzera assiste e forse contribuisce alla morte di una coetanea. Tra fantasmi, sensi di colpa, sogni, pulsioni omosessuali, processi di identificazione il film procede con incosciente approssimazione sul delicato confine tra realismo e simbolismo. Inconcludente, totalmente sprovvisto di fascino, senza un personaggio plausibile, popolato da attori antipatici “Cure” è probabilmente il peggior film visto in concorso quest'anno a Locarno.
**
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta