Regia di Gianni Zanasi vedi scheda film
Argomento spinoso e coraggioso. L'attualità globalizzata più aderente e sfuggente, sono parte del personaggio e del mondo che egli contribuisce a cambiare. Tutto ciò però, rimane sullo sfondo, quasi come supporto secondario. Il protagonista, avvia una sua personale ricerca, una realtà che gli si fa incontro e che gestisce con immaginazione e non con raziocinio. Ciò, sicuramente, connota positivamente il nostro, dandogli in qualche maniera vita propria. Il disincanto, pian piano monta e smaschera una realtà forse mai propria del personaggio. La narrazione, gestisce in maniera sensibile e soffice le varie situazioni, anche se qualche personaggio ( Battiston) rimane un po troppo sfocato, penalizzato da una sceneggiatura labile nel disegno del soggetto. Forse il racconto , nel suo insieme, ha qualche impuntatura, dove l'equilibrio tra soggetti e storie si sfalda un poco. Apre, a situazioni sognanti, che in qualche modo mi hanno riportato ai Coen, anche se forse troppo fuggevoli, ma alleggeriscono e impreziosiscono il racconto filmico. Il finale, anche se consolatorio, cerca di incamminarsi su quest'ultimo schema. Tuttavia, il prodotto denota una certa onestà, anche se avrebbe avuto bisogno, forse, di qualche velocità in più e maniera in meno.
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