Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) avvicina per lavoro dirigenti totalmente incompetenti e irresponsabili che rischiano ogni volta di mandare in rovina le imprese che gestiscono. Lui li frequenta, gli diventa amico e infine li convince ad andarsene evitando così il fallimento delle aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. È il lavoro più strano e utile che potesse inventarsi e non sbaglia un colpo, mai. Ma una mattina un'auto cade in un lago e tutto cambia. Filippo e Camilla, due fratelli di 18 e 13 anni, rimangono orfani di un'importante coppia di imprenditori. Enrico viene chiamato col compito di impedire che due adolescenti possano diventare i dirigenti di un gruppo industriale d'importanza nazionale. Dovrebbe essere il caso più facile, il coronamento di una carriera ma tutto si complica e l'arrivo inatteso della fidanzata straniera di suo fratello rende le cose ancora più difficili. In realtà sarà il caso che Enrico aspettava da tanto tempo, quello che cambierà tutto, per sempre.
Film dal registro comico fuori sincrono e continuamente indeciso sulla strada da intraprendere, quello di Zanasi è una singolare sommatoria di difetti cinematografici che vanno dall'inconsistenza di una trama pretestuosa e improbabile all'insopportabile bozzettismo dei personaggi, fino al paternalismo di un finale ridicolo.
Un film discreto, contro le speculazioni finanziarie e le delocalizzazioni maldestre, che si sofferma anche sull'estraniazione delle intimità destrutturate da una realtà sociale cinica al sogno e ai sentimenti... A parte il finale e qualche stilema alla sorrentino, nel complesso merita un pieno 7.
Forse non l’ho capito pienamente, ma non mi è per nulla piaciuto. Può sembrare profondo, ma non si riesce a capire neanche di che genere sia, se sia una commedia, o un film drammatico (credo che sia drammatico per i temi trattati e per ciò che succede). il film non riesce a prendere pienamente . La ragazza effettivamente sembra un angelo
Pellicola che,come "Commedia" non ho visto nulla ma come "Drammatico" mi e' parsa piu' proponibile : buono l'approccio degli Attori ma un po' ardua tutta la Storia da seguire.voto.5.5.
Non è il solito film italiano ma è un po' più complesso... riuscito? Non tanto ma è intrigante e a tratti affascinante. Bella colonna sonora. Mastandrea più bravo del solito.
A fronte di una trama insopportabilmente buonista, il risultato è un raro esempio di cinema esteticamente piacevole ed intelligente ad un tempo. Le molte invenzioni narrative, la colonna sonora quasi sempre azzeccata (ma a volte infame), e la recitazione sussurrata ne fanno un gioiellino di minimalismo spiritualista. Voto 7.
Buona idea, cattiva esecuzione. Si salva solo Mastandrea, che lotta come un leone per tenere a galla un film piacione e ricco di autocompiacimento. Finale discutibile, ma coerente con il manierismo complessivo dell’operazione.
La indubbia capacità di Zanasi di costruire storie "altre" si scontra questa volta con un risultato finale che lascia l'amaro in bocca delle occasioni perse, la convinzione che quello che poteva essere un film dall'altissimo e non replicabile tasso di originalità si perda nei suoi stessi vezzi di autorialità.
Zanasi prova a riflettere e farci riflettere sulle nefaste conseguenze della globalizzazione, delle delocalizzazioni delle imprese, dei tagli di personale, dell'economia in "purezza" ma perdendosi in alcune sequenze inutilmente lunghe con richiami allo stile, non assolutamente paragonabile, di Sorrentino, che è ben altra cosa ovviamente.
Enrico Giusti (Valerio Mastandrea) è il factotum di un ufficio legale incaricato di facilitare la vendita di aziende importanti sull'orlo del crac finaziario da parte di imprenditori tanto svogliati quanto inadeguati . Il suo proverbiale cinismo però viene messo in seria crisi quando deve convincere i due giovani orfani di una coppia di facoltosi industriali a cedere le loro quote… leggi tutto
Contrariamente alla norma, prima di pubblicare questo mio commento sono andato a leggere i pareri di altri utenti (anche di altri siti) relativamente ad un film che io, personalmente, ho trovato inconsistente. Emozioni e coinvolgimento zero. Tenuto conto dei quasi concordi entusiasmi che ha suscitato, ho realizzato che non l’ho capito o forse la mia idea di cinema non è questa.… leggi tutto
Nel cinema di Gianni Zanasi i fallimenti personali e/o artistici diventano occasione di rinascita. E’ il caso anche dell’ultimo, importante e maturo LA FELICITA’ E’ UN SISTEMA COMPLESSO. Enrico Giusti è la punta di diamante dello Studio Bernini, fa il “dissuasore aziendale” cioè avvicina manager e figli di papà che non reggono le aziende… leggi tutto
Enrico è un tagliatore di teste sui generis che dopo aver intrecciato amicizia con manager incompetenti, o eredi incapaci, li persuade a cedere le proprie quote per cercare una strada più consona alle proprie aspirazioni, lasciando perdere il lavoro in azienda. La vita di questo ‘scienziato dell’eliminazione’ inizia a cambiare quando lungo la sua strada si…
Dovrebbe essere la storia di un professionista, a metà strada tra il manager e lo psicologo, che per mestiere convince giovani imprenditori a vendere le società di famiglia che hanno ereditato a vantaggio di una squadra di squali finanzieri, che si ingrippa (non è vero che entra in crisi) quando si tratta di trattare fratello e sorella adolescenti rimasti orfani.
Dico…
Il protagonista di questo film, interpretato da Valerio Mastandrea, è un professionista specializzato nello spostamento di quote societarie dalla disponibilità dei proprietari, incapaci e/o disinteressati nella loro gestione. Convinto di fare un buon lavoro, sia per modi, sia per finalità, la propria motivazione subisce una crisi dall'affidamento del caso di due giovanissimi…
enrico giusti è uno strano tagliatore di teste. è un tagliatore di teste benefico, che evita che incompetenti rovinino aziende di famiglia e che centinaia se non migliaia di persone rimangano senza lavoro. è infallibile nel suo mestiere ed è la punta di diamante di una società che offre questo tipo di servigi. tutto sembra filare per il verso giusto, anche se…
A mio umilissimo parere, il film è molto bello e da 7 pieno fino a 3 quarti, quando all'improvviso non riesco più a capire il protagonista che era coscenziosamente maturo ed onesto ma anche originale e interessante. Sembra quasi che il regista sia sia stancato o non aveva più in mente come concludere e ha collassato in un finale senza senso e deludente.
La frase più…
Inusuale commedia italiana con un plot originale (il protagonista lavora per una società che evita i fallimenti delle grandi aziende rimasti nelle mani di imprenditori incapaci), diretta da Gianni Zanasi. Il tentativo di scegliere una strada più tortuosa della solita commediola disimpegnata, appesantendo il lavoro con elementi profondi come il paternalismo, il senso di colpa o la…
Con 'La felicità è un sistema complesso' Gianni Zanasi torna al cinema dopo un silenzio durato ben otto anni - 'Non pensarci' è del 2007 – e lo fa con un tentativo di resuscitare un genere, la gloriosa Commedia all'Italiana dei tempi che furono, che si può dire, con qualche distinguo, sia riuscito e al contempo lodevole, tenendo conto del mare magnum del nostro…
Enrico (Mastandrea) fa il lavoro più strano del mondo. Quando gli AD di qualche azienda stanno per mandare le loro società a picco per eccesso di incompetenza, lui interviene, se li fa amici, li induce a farsi da parte e salva l'azienda stessa. I problemi arrivano quando il compito riguarda un ragazzo diciottenne (De Carli) e una ragazza quindicenne (Martini), rimasti…
Enrico Giusti lavora per una misteriosa megaditta; il suo ruolo è convincere imprenditori maldestri a vendere le aziende prima di farle fallire. Quando si trova di fronte a due ragazzini che hanno ereditato l'attività dei genitori morti in un incidente e ai quali uno zio perfido vuole sottrarre il controllo dell'attività, Enrico capisce di stare lavorando per la parte…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (10) vedi tutti
Film dal registro comico fuori sincrono e continuamente indeciso sulla strada da intraprendere, quello di Zanasi è una singolare sommatoria di difetti cinematografici che vanno dall'inconsistenza di una trama pretestuosa e improbabile all'insopportabile bozzettismo dei personaggi, fino al paternalismo di un finale ridicolo.
leggi la recensione completa di maurizio73Un film discreto, contro le speculazioni finanziarie e le delocalizzazioni maldestre, che si sofferma anche sull'estraniazione delle intimità destrutturate da una realtà sociale cinica al sogno e ai sentimenti... A parte il finale e qualche stilema alla sorrentino, nel complesso merita un pieno 7.
commento di logosForse non l’ho capito pienamente, ma non mi è per nulla piaciuto. Può sembrare profondo, ma non si riesce a capire neanche di che genere sia, se sia una commedia, o un film drammatico (credo che sia drammatico per i temi trattati e per ciò che succede). il film non riesce a prendere pienamente . La ragazza effettivamente sembra un angelo
commento di Utente rimosso (arwen88)Pellicola che,come "Commedia" non ho visto nulla ma come "Drammatico" mi e' parsa piu' proponibile : buono l'approccio degli Attori ma un po' ardua tutta la Storia da seguire.voto.5.5.
commento di chribio1Non è il solito film italiano ma è un po' più complesso... riuscito? Non tanto ma è intrigante e a tratti affascinante. Bella colonna sonora. Mastandrea più bravo del solito.
commento di marco biA fronte di una trama insopportabilmente buonista, il risultato è un raro esempio di cinema esteticamente piacevole ed intelligente ad un tempo. Le molte invenzioni narrative, la colonna sonora quasi sempre azzeccata (ma a volte infame), e la recitazione sussurrata ne fanno un gioiellino di minimalismo spiritualista. Voto 7.
commento di ezzo24Il regista a tre quarti ha perso le mattonelle
leggi la recensione completa di MADREBuona idea, cattiva esecuzione. Si salva solo Mastandrea, che lotta come un leone per tenere a galla un film piacione e ricco di autocompiacimento. Finale discutibile, ma coerente con il manierismo complessivo dell’operazione.
leggi la recensione completa di scandonianoLa indubbia capacità di Zanasi di costruire storie "altre" si scontra questa volta con un risultato finale che lascia l'amaro in bocca delle occasioni perse, la convinzione che quello che poteva essere un film dall'altissimo e non replicabile tasso di originalità si perda nei suoi stessi vezzi di autorialità.
leggi la recensione completa di MarioCZanasi prova a riflettere e farci riflettere sulle nefaste conseguenze della globalizzazione, delle delocalizzazioni delle imprese, dei tagli di personale, dell'economia in "purezza" ma perdendosi in alcune sequenze inutilmente lunghe con richiami allo stile, non assolutamente paragonabile, di Sorrentino, che è ben altra cosa ovviamente.
commento di michemar