Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca vedi scheda film
Ormai ho sempre più la convinzione che, ad un certo punto, della carriera di un attore, regista, scrittore o di qualunque persecutore di una qualsivoglia forma di espressione artistica, arriva quel momento di stallo o, nella peggiore delle ipotesi, di inarrestabile discesa. Tutto questo installa nell'ardito spettatore una nota di costante insoddisfazione. Aldo, Giovanni e Giacomo, dopo i plurimi successi delle pellicole d'esordio, sarà che sono invecchiati (?) non si capisce bene che direzione abbiano preso ma pare proprio essere quella sbagliata o comunque non corretta. Mentre con La banda dei babbi natale sembravano sul sentiero giusto che riporta alla retta via, con quest'ultima pellicola, nonostante i quattro anni di "riposo", sembrano di nuovo soggetti a turbolenze. Nonostante tutto, alla base troviamo una trama allettante, dagli sviluppi non poco inpensabili, sembra però sempre mancarci qualcosa, colpa di battute che non affondano e lasciano ogni volta un sorriso a mezza bocca. Incompiute sembrano anche le espressioni degli attori stessi, custodi ancora di buone idee ma non più capaci di realizzarle. Resta comunque un prodotto sopra la media-comica-italiana, sufficientemente in grado di intrattenere senza l'ormai consueto uso di parolacce e/o doppisensi. Comicità discutibile ma essenzialmente sana.
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