Regia di Bill Condon vedi scheda film
Uno Sherlock Holmes ormai vecchio (McKellen), malandato e con qualche problema di memoria vive nella campagna inglese con una governante (Linney) e il piccolo figlio di quest'ultima, allevando api e cercando di portare a termine un romanzo. Scrittura e memoria si confondono in un fluido indistinguibile dal quale emerge la vicenda di una donna che non ha potuto coronare il suo sogno di maternità e le tante licenze poetiche che il dottor Watson si prese nell'allestire i cliché della figura di Holmes.
Dal regista premio oscar di Kinsey e The twilight saga, un film oleografico ed estetizzante con pretese filosofiche (soprattutto sul rapporto tra verità e finzione) che si dipana in una miriade di rivoli narrativi sfilacciati ed ellittici, senza alcun senso del ritmo, stanco come il vecchio Ian McKellen che interpreta il protagonista.
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