Regia di Bill Condon vedi scheda film
I romanzi di Conan Doyle che ebbero come protagonista il nostro Mr. Holmes, mi hanno tenuto compagnia per diverso tempo ma, nonostante ciò, ho sempre trovato divertenti ed intriganti le varie trasposizioni, sia sul grande schermo sia in tv. Non tutte riuscite , è vero, però molto spesso interessanti .
In questo caso leggo che l'idea nasce da un romanzo di Mitch Cullin quindi un ulteriore libertà letteraria .
In teoria non male come idea se non fosse per il fatto che mi riesce davvero difficile immaginare un Mr. Holmes in ritiro , una sorta di autoesilio, perchè amareggiato dall'idea di non aver risolto un vecchio caso .
Può starmi bene il vecchio investigatore che , semmai , infastidito dal mondo " moderno " , se ne resta in solitudine , ma non certo per non aver saputo capire una bella e dolce Signora .
A parte questo dettaglio, il film ha secondo me un'impronta prettamente televisiva che poco ha a che fare con il Cinema ; salvo qualche inquadratura degna di nota il resto potrebbe funzionare come sceneggiato o serie tv , come si suol dire .
Nel suo ritiro in una casa di campagna , il vecchio Holmes è coadiuvato da una triste ed amareggita governante ( discretamente interpretata da Laura Linney ) il cui figlio, un ragazzino simpatico e molto intelligente ( ..forse anche troppo per la sua età ...), nutre un profonda ammirazione per il famoso detective e quindi fa di tutto per assecondare le sue manie in cambio di confidenze sulla sua passata attività .
Nel complesso comunque una storia accattivante che , nonostante sia penalizzata da una sceneggiatura a tratti didascalica , si salva grazie al grande Ian McKellen che , come sempre attore di primo piano , qui giganteggia ancor più visto il basso tenore estetico che lo circonda . Anzi , a questo punto direi addirittura che se ne potrebbe ricavare un interessante monologo teatrale
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