Trama
Sessant'anni dopo essere scappata da Vienna, l'anziana ebrea Maria Altmann inizia il suo viaggio teso a recuperare i beni di famiglia sequestrati dai nazisti, tra cui un famoso dipinto di Klimt che rappresenta una donna in oro. Insieme al suo inesperto ma coraggioso giovane avvocato, Maria intraprende una battaglia legale che si prolungherà per ben otto anni e che la costringerà a confrontarsi con le difficili verità del passato.
Approfondimento
WOMAN IN GOLD: LA VERA STORIA DI MARIA ALTMANN
Diretto da Simon Curtis e sceneggiato da Alexi Kaye Campbell, Woman in Gold racconta la vera storia del viaggio di una donna per reclamare il suo patrimonio e chiedere giustizia per ciò che è accaduto alla sua famiglia. Sessant'anni dopo essere fuggita da Vienna durante la Seconda guerra mondiale, l'ebrea Maria Altmann inizia il suo viaggio per recuperare i beni di famiglia sequestrati dai nazisti, tra cui il famoso dipinto Ritratto di Adele Bloch-Bauer I di Gustav Klimt. Insieme al suo inesperto ma coraggioso giovane avvocato Randy Schoenberg, Maria si imbarca in una grande battaglia che la porterà fino al cuore dell'establishment austriaco e della Corte Suprema degli Stati Uniti, costringendola a confrontarsi con le difficili e dure verità sul passato.
Con la direzione della fotografia di Ross Emery, le scenografie di Jim Clay e le musiche di Martin Phipps e Hans Zimmer, Woman in Gold si basa sulle vere biografie dell'avvocato E. Randol Schoenberg e di Maria Altmann. La più piccola di cinque figli, Maria Altmann è nata a Vienna nel 1916, nove anni dopo che Gustav Klimt aveva terminato il ritratto di Adele Bloch-Bauer, sorella della madre di Maria. Le sorelle Bauer avevano sposato due fratelli, Ferdinand e Gustav Bloch, e insieme avevano condiviso un sontuoso appartamento su uno dei viali più grandi e importanti di Vienna. Figure di spicco nella fiorente comunità ebraica della città, i Bloch-Bauer erano ricchi mecenati d'arte e la stessa Adele era hostess in un salone viennese, frequentato da personalità influenti come Gustav Mahler, Arthur Schnitzler e Gustav Klimt. Proprio quest'ultimo, i cui dipinti erano famosi per la loro carica erotica, aveva scelto Adele come soggetto e nel suo famoso 'ritratto d'oro' l'aveva dipinta come una regina egiziana, ornata di oro e gioielli.
All'età di 21 anni, Maria è andata in sposa all'aspirante cantante d'opera Fritz Altmann, sei settimane prima che l'Austria fosse annessa alla Germania di Hitler. Tale evento storico ha portato alla rovina dei Bloch-Blauer e alla breve detenzione di Fritz nel campo di Dachau. In fuga dai pericoli nazisti, Maria e Fritz hanno allora deciso di scappare da Vienna per rifuggiarsi in America, da dove solo nel 1998 Maria ha iniziato - su spinta dell'amico di famiglia Randy Schoenberg - a reclamare la sua eredità, a cominciare dal dipinto di Klimt ormai rinominato La donna in oro.
Di fronte al diniego dell'Austria di riconsegnare il quadro, la Altmann e Schoenberg sono stati costretti a farsi strada attraverso il sistema giudiziario americano, approfittando di una legge che permette ai cittadini statunitensi di citare in giudizio i governi stranieri. Nonostante l'Austria si sia in seguito appellata alla Corte Suprema, tutti i cinque dipinti di Klimt sono stati assegnati a Maria, morta nel 2011 all'età di 94 anni.
Per ritrarre l'indomita e caparbia Maria Altmann in Woman in Gold i realizzatori hanno sempre avuto in mente un solo nome: l'attrice Helen Mirren. Su suggerimento dei produttore Weinstein, il ruolo di Randy Schoenberg è stato invece assegnato all'attore Ryan Reynolds. Completano poi il cast principale di Woman in Gold l'attore tedesco Daniel Brühl (è Hubertus Czemin, il giornalista investigativo che, nel prendere le difese di Maria, scopre il passato segreto nazista dell'ex presidente austriaco Kurt Waldheim), Moritz Blaibtreu (è il pittore Gustav Klimt), Antje Traue (è Adele Bloch-Bauer), Tatiana Maslany (è la giovane Maria), Max Irons (è Fritz, il marito di Maria), Katie Holmes (è Pam, la moglie di Randy), Henry Goodman e Allan Corduner (sono rispettivamente lo zio e il padre di Maria), Frances Fisher (è la madre di Randy), Charles Dance (è il boss dello studio legale di Randy), Elizabeth McGovern (è il giudice californiano che cambia il corso del caso giudiziario) e Jonathan Pryce (è il giudice capo William Rehnquist).
Note
Se la linea processuale è un colabrodo narrativo, quella introspettiva è anche peggio, arata da una regia inerte che cerca la sacralità con espedienti elementari e si aggrappa al volto di Helen Mirren come ultima speranza.
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Commenti (4) vedi tutti
A me sembra un buon film, su un argomento interessante e ben recitato.
commento di corradopFilm interessante, basato su fatti realmente accaduti, con una bravissima protagonista: certo, per la tematica adatto in particolare agli amanti dell'arte, della storia e del diritto come ho letto in una recensione; comunque ben fatto pur se non privo di qualche "licenza poetica".
commento di ErasmodaRotterdamUn film interessante perché racconta la storia del dipinto Woman in gold di Klimt. La regia buona perché alterna situazioni attuali a quelle indietro nel tempo. Cast buono con la Mirren veramente brava e un Reynolds meno espressivo adatto alla sua personalità nel film. Film poco impegnativo ma da vedere per la storia del quadro.
commento di nicelady55Debole, scontato a tratti addirittura noioso. Reynolds ha una faccia da pesce lesso per tutto il film. La mirren è all'altezza ma da sola non basta. Mi aspettavo molto di piò ma sono rimasto deluso.
commento di camillo65