La recensione su I tartassati

Negli anni cinqaunta e sessanta la filmografia italiana è caratterizzata nel prendere spunto dalla vita quotidina dell'uomo comune, c'e' chi la descrive con assoluto realismo (de sica padre docet) c 'e' chi in chiave comica l'esaspera, la ridicolizza in maniera positiva! il film in questione ricade nel secondo caso, ci possiamo benissimo rispecchiare nella personalità dei protagonisti e in essi rivediamo fedelmente i costumi della società italiana. L'italiano furbo ma allo stesso tempo maldestro, l'italiano inflessible, integerrimo rispettoso delle regole e che vuole farle rispettare, l'italiano lumacone, l'italiano geloso e cosi via dicendo.. Sono tanto le figure che escono da questo film che senza pretese particolari regala allo spettatore un moneto di godevolissima comicità

Sulla trama

Il cavalier Pezzella (toto') è un commerciante d'abbigliamento; dirige un negozio con l'intento di guadgnare ma è nn molto ligio nell'espletare i suo doveri di contribuente nei connfronti dello stato! un giorno irrompe nel suo negozio il maresciallo topponi della finanza (fabrizi) per un'ispezione e ben presto scopre tutti le inadempienze fiscali del cavaliere, destinato quindi a ricevere una salatissima multa per le infrazioni commesse. Da qui in poi si susseguono le peripezie di toto che cerca in tutte le maniere (coadiuvato dal ragioniere dell'esercizio) di comprare, diciamo cosi, la simpatia del "fiscalissimo" (termine quantomai azzeccato) maresciallo; con le buone o con le cattive maniere. Nasce anche un amore, guarda caso fra il figlio libertino dell Pezzella e la morigerata figlia del maresciallo topponi.............

Sulla colonna sonora

niente di che, non è la peculiarità del film

Su Louis De Funès

La figura del ragioniere dovrebbe essere marginale rispetto a quello dei due protagonisti, ma vi consiglio di soffermarvi un po di piu la prossima volta che vedrete il film. de funes ci regala il classico italiano che in mille maniere cerca sotterfugi per svicolare, per raggirare, per evitare una pena certa!! furbescamente maldestro, opportunista e pronto a fare innanzitutto il proprio interesse anche a discapito del proprio assistito.

Su Aldo Fabrizi

Allora, quando si interpreta un film con toto' due sono le vie da seguire: o subire (in maniera cinematografica chiaramente) la sua esuberanza e quindi risultare una divertente spalla "molestata" e "martoriata" dal principe de curtis (vedi peppino de filippo); o si cerca di contrastarlo in tutte le maniere, inseguendo sempre la sua verve comica, ma comunque cercando di rilanciare ad ogni comica angheria che toto' porta al partner di turno!! ebbene fabrizi fa la seconda cosa, toto' lancia il sasso, fabrizi lo rilancia, toto' lo sbeffeggia, fabrizi si difende strenuamente e sua volta mette in ridicolo toto'! Ne viene fuori una lotta divertentissima che lascia lo spettatore sempre meravigliato su chi dei due la spunta con l'ultima trovata! Bravo anzi di piu'

Su Totò

Toto' deve interpretare nel film un uomo che vuole guadagnare e che poco si interessa se a un certo punto dell' anno si pagano le tasse!! il personaggio quindi è ricco di sfaccettature e calza a pennello per il principe, che lo fa suo e poi lui ci mette il resto!! padre di famiglia-evasore, furbastro-maldestro, disonesto-onesto religioso-diavolo, il cavalier pezzella è un'uomo cosi, toto' lo tratteggia in maniera sublime, un personaggio veramente azzeccato che credo possiamo anche riconoscere in persone che forse conosciamo anche nella nostra vita di tutti i giorni! Fuoriclasse

Su Steno

Discreta regia per un esperto di film di quuesto genere