Regia di Steno vedi scheda film
Totò e Fabrizi si ritrovano a distanza di otto anni dal capolavoro Guardie e ladri in una commedia di costume assai riuscita e dalla struttura analoga (legami familiari e finale compresi), diretta con la solita mano sicura di Steno, che recupera i ruoli antitetici ma in una dimensione più borghese rispetto alla miseria dell’immediato dopoguerra. Qui Fabrizi rappresenta le forze dell’ordine nelle vesti di una guardia di finanza che indaga sui conti poco leciti e limpidi dell’evasore fiscale Torquato Pazzella, ovviamente Totò. Grazie ad una sceneggiatura stranamente ben oliata, il film si può permettere anche di introdurre siparietti che non intaccano l’equilibrio della commedia, regalando momenti esilaranti (pensiamo solo alla battuta di caccia). Tra gli esiti migliori tanto del regista quanto degli attori, è un’intramontabile macchina di risate continuamente replicata per la gioia degli spettatori.
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